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lunedì, Agosto 26, 2024

Conte: “Non condivido chi dice che l’elezione di Trump sarebbe un pericolo per la democrazia”

“Non condivido” chi dice che l’elezione di Donald Trump negli Usa sarebbe una minaccia per la democrazia. Lo ha detto il presidente M5s Giuseppe Conte, intervistato da La Repubblica. “La libera scelta dei cittadini non è mai una minaccia per la democrazia – ha sottolineato -. Anche in Italia è un argomento che non ho mai usato contro Meloni”. Una dichiarazione che ha fatto storcere il naso ad altri esponenti del centrosinistra. “Conte sbaglia, Trump è un reazionario pericoloso”, afferma il deputato di Più Europa, Benedetto Della Vedova. Critico anche il senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto. “Nel centrosinistra l’unica scelta è Kamala Harris”. “Nella sua intervista Giuseppe Conte offre la sua visione di una alternativa politica ed elettorale a Meloni, e, aggiungerei, Salvini. Il passaggio, però, che lascia abbastanza senza parole è quello su Trump”, osserva il deputato di Più Europa Benedetto Della Vedova. “Non si può negare che la vittoria di Trump – prosegue Della Vedova – sarebbe un pericolo per la democrazia americana e quindi mondiale basata sullo stato di diritto. E non è vero, come dice Conte, che la libera scelta dei cittadini non può essere una minaccia per la democrazia: lo è stata drammaticamente in Europa ed in Italia nel secolo scorso e può tornare ad esserlo quando dei populisti demagoghi senza scrupoli che negano la realtà, riescono a catturare il consenso”, conclude.
Scalfarotto: “Trump è un pericolo pubblico” “È incredibile come Giuseppe Conte proprio non ce la faccia ad articolare il concetto che Donald Trump è un pericolo pubblico. Un centrosinistra che si rispetti dovrebbe mettersi a organizzare i comitati per Kamala Harris, altro che storie”. Così su X il senatore Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia Viva.
Conte su Grillo In un passaggio dell’intervista a La Repubblica, il presidente del Movimento 5 Stelle commenta la querelle nata con Beppe Grillo sulla Costituente. “Io stesso sono rimasto sorpreso della reazione di Grillo considerando che ha sempre predicato il principio fondativo della democrazia dal basso. Ora che questo si realizza, secondo regole chiare e condivise, mi colpisce la sua volontà di porre paletti o predeterminare alcuni risultati”, spiega Conte. E su un ipotetico “rischio di scissione”, commenta: “Non vedo questo rischio, abbiamo avviato un processo costituente inarrestabile per dare possibilità a tutti di esprimersi su temi e obiettivi strategici del Movimento. In soli quattro giorni sono già pervenuti 8mila contributi, di iscritti e non iscritti, con varie proposte politiche o di modifica delle regole organizzative”.

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