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lunedì, Agosto 26, 2024

Ardita: “Una nuova Bolkestein a Ladispoli fa assegnare chioschi e spiagge senza bando”

“Tutta Italia è terrorizzata dalla direttiva Bolkestein per chioschi e stabilimenti ovvero attività in prevalenza a conduzione familiare costruite con anni di sacrifici e che secondo l’Europa devono andare a bando e quindi come facilmente prevedibile le attività che negli anni migliaia di imprenditori italiani hanno reso sempre più pieni di confort e attenzioni per i clienti andranno in mano a poche ricche multinazionali straniere. Un’eccezione sembrerebbe che ci sia a Ladispoli, dove sulla spiaggia nascono chioschi come funghi e dove in barba alla normativa europea, che appunto prevede un bando, vengono assegnati pezzi di spiaggia con concessione di spiaggia libera attrezzata. Arriviamo al comico quando dove non molto tempo fa un chiosco risultava abusivo e con varie parti sotto sequestro oggi è addirittura ampliato e premiato con la concessione della spiaggia. Forse l’unica assegnazione che condivido, perché progettata per fini sociali e non speculativi, è quel tratto di spiaggia sul lungomare Marina di Palo adibito a spiaggia accessibile a tutte le persone con disabilità, spiaggia che comunque arriva con notevole ritardo rispetto ai comuni limitrofi A Cerveteri sono già 4 anni che esiste, a Ladispoli è arrivata soltanto ad inizio agosto. Ritardo colpevole per un servizio così di fondamentale importanza se una città vuole essere inclusiva, che denota tra l’altro una progettazione raffazzonata, come per l’altro progetto che poteva essere apprezzabile e mettere un altro mattoncino per rendere più vivibile la nostra città. Invece sembra un dispetto alla cittadinanza il lavoro della pista ciclabile, frutto tutto questo di una scarsa visione di rendere Ladispoli a dimensione di uomo e non di cemento come purtroppo avviene. Dicevo, ritardo colpevole perché quando presentai una proposta per poter installare una pedana per rendere accessibile a tutte le persone con difficoltà il mare, davanti ad un attività che godeva di una convenzione miracolosa di soli 2.500 euro di locazione annua, e dove tutti i servizi sociali previsti nella convenzione sono stati puntualmente disattesi, presentai una interrogazione in consiglio comunale su una cooperativa sociale che aveva in gestione un chiosco bar ristoro in Lungomare di Palo, che da più di un anno doveva riconsegnare il chiosco al Comune di Ladispoli, e andava avanti a forza di proroghe e atti “determine e delibere di giunta di cui nell’albo pretorio” del comune di Ladispoli non esiste un documento sull’albo pretorio del Comune di Ladispoli, e mai io ho avuto risposta all’interrogazione presentata in consiglio comunale sull’argomento. Purtroppo, sembrerebbe che nella nostra city si rilascino concessioni per chioschi e spiagge con estrema facilità e senza alcun bando a cui potrebbero partecipare tutti i cittadini. Ci si chiede: quali sono i criteri di assegnazione per questi chioschi e spiagge libere? Casualmente mi è sembrato di notare che i fortunati assegnatari sono affini alla politica o amici di qualche figura di spicco. Certo vedere un solo campeggio e stabilimento balneare aperto a Torre Flavia che guadagna di più anche per la chiusura di tutte le strutture ricettive turistiche vicine è veramente triste. Guadagnare sulle disgrazie degli altri, soprattutto se risulta nota la proprietà della struttura, non migliora l’immagine della nostra città. Ormai comincia ad essere convinzione diffusa tra i cittadini di Ladispoli che più che per gli interessi della collettività si lavori per altri affari”.

Giovanni Ardita FDI Ladispoli

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