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lunedì, Settembre 2, 2024

Ardea, la bomba ad orologeria sulla Lega: il caso Marcucci apre la resa dei conti tra Bossiani e Salviniani

l Comune di Ardea è una bomba pronta ad esplodere. Una bomba con un timer innescato dai social. È lì che hanno cominciato a circolare le prime notizie sul passato imbarazzante di Franco Marcucci, capogruppo al Comune ed esponente di spicco della Lega per il quale è stata chiesta l’espulsione per “incompatibilità con lo statuto”.
Reati commessi trent’anni fa dei quali si erano perse le tracce, e che qualcuno ha tentato anche di far rimuovere dal motore di ricerca google o di oscurare. Notizie che circolavano come voci che tutti conoscevano nella cittadina ma relegate a un passato oramai lontano e mai oggetto di attenzione a livello mediatico. Contattato dal citizen journalist-blogger Mauro Delicato da Londra, Marcucci ha risposto lucido e minaccioso: “Tutti nel partito sapevano delle mie vicende giudiziarie. In particolare il segretario. Ci sono personaggi importanti della Lega, indagati o condannati, che ancora ricoprono il loro ruolo (e non di poco conto). Io, piccolo consigliere comunale, vengo espulso pur non essendo indagato in nessun procedimento, solo perché 33 anni fa ho avuto dei precedenti? E dopo 4 legislature da consigliere? Questo è il partito della Lega?”
Il consigliere sembra pronto ad aprire il suo personale archivio di conoscenze su altri esponenti del suo partito. Un passato apparentemente sepolto in polverosi atti giudiziari archiviati che, per ora, ha investito in pieno Franco Marcucci consigliere comunale approdato alla Lega da Forza Italia. Per lui è stata avviata la procedura di espulsione dal partito dopo che i suoi trascorsi sono emersi e alcune inchieste giornalistiche li hanno rimessi in fila. “È impossibile che nessuno nella Lega sapesse che il loro uomo forte nel Comune a Sud di Roma ha un curriculum criminale di peso: condannato per rapine, sequestro di persona, detenzione illegale di armi e munizioni e spendita di monete false”.
Daniele Martinelli, giornalista e blogger, così ne parla in un video apparso sulla sua pagina di Facebook: “Cari lombardi, che effetto vi fa sapere che nella lega di Matteo Salvini, milita un ex rapinatore che nel 1991 venne a fare un blitz armato con tanto di sequestro di persona proprio in Padania? Sì, a Mantova, nel 1991. Non una. Ma ben due rapine. Alla fine fu preso, processato a Brescia e condannato a 2 anni e 8 mesi per rapina in concorso. Sto parlando di Franco Marcucci, capogruppo della Lega di Salvini ad Ardea, comune a Sud di Roma, col quale Salvini non si è fatto nessun problema a imbarcarlo nel partito e a farsi fotografare. Ma non è finita. Marcucci ha precedenti anche per truffa, traffico illegale d’armi, ricettazione e spendita di monete false”.

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