“Cercavamo un’Estate Caerite e invece abbiamo assistito in questi ultimi mesi alla Soap Opera della politica Cerveterana. Dobbiamo dire effettivamente che è stato raggiunto il massimo, fino alla prossima puntata, del tutto e del niente”. A parlare è l’ex sindaco di Cerveteri, Guido Rossi. “Quello che più mi dispiace – prosegue -, oltre alla deriva della qualità della vita, dello sviluppo del territorio e alla mancanza di un minimo del quale ha bisogno una città come Cerveteri, è prendere ormai coscienza che non esiste una classe politica a Cerveteri e che il centro destra non esiste più. Nell’ultimo consiglio comunale, dopo lo scambio di complimenti e la promessa di eterno amore… da parte dei componenti la maggioranza, dopo dichiarazioni ed accuse di tradimento e ricatti, come dichiarato da più personaggi della maggioranza. Abbiamo assistito anche, qualora ne avessimo avuto bisogno, ad iniziative da parte di alcuni componenti della minoranza, cosiddetta centrodestra, che evidenziano in modo particolare alcuni dei perché a Cerveteri il centrodestra, nonostante sia maggioritario nelle elezioni governative, non riesce o non vuole assumersi la responsabilità del governo della città. Questo a significare che il centrodestra si sta estinguendo per eccesso di mediocrità, senza gloria, senza principi, senza valori, senza la gratitudine dei suoi elettori e nonostante il malgoverno che ha caratterizzato l’amministrazione di sinistra in questi ultimi ventidue anni. Abbiamo perso le ultime 5 elezioni comunali… – stupidamente? o volutamente? – falsando la volontà degli elettori sempre più delusi… e dimostrando continuamente che gli ideali ai quali hanno fatto sempre riferimento, sono stati sepolti vivi sotto una… poltrona, un incarico, un accordo o una promessa. Se in questi anni la destra fosse stata veramente coerente, guardando agli interessi della comunità, avrebbe vinto alla grande nonostante tutto, o forse avrebbe perso con maggiore dignità. In attesa delle prossime e spero presto, elezioni, c’è bisogno di rinnovarsi, riaccorparsi, ripartire da quelle che sono le vere risorse: esperienza, giovanili, collaterali e patrimoniali, bisogna azzerare, selezionare, riunire, rilanciare. Penso che serva un movimento con un corpo e un’anima tradizionale e spero soprattutto che in futuro ci sia un leader che avrà la forza di sintetizzare, senza polverizzare, le varie componenti del centrodestra. Spero tanto che si abbia il coraggio di fare bilancio impietoso e vero di questi ultimi 20 anni. Bisogna ripartire da zero – conclude Guido Rossi – con persone capaci, proiettate verso le esigenze e la risoluzione della comunità, con tanta esperienza e con il cuore intrepido… e tante persone con queste qualità sono pronte!”