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giovedì, Settembre 5, 2024

La prima campanella suonerà all’Ilaria Alpi

La prima campanella a suonare, l’11 settembre sarà quella dell’istituto comprensivo Ilaria Alpi. Il 13 toccherà invece alla scuola Caravaggio e alla Falcone. E così via fino alla data ultima, quella del 16 settembre quando tutti i circa 4mila studenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria inferiore varcheranno la soglia della loro classe. A loro, ovviamente, andranno ad aggiungersi i ragazzi delle scuole superiori. E se sotto il punto di vista didattico l’anno scolastico, anche quest’anno, sarà destinato a iniziare con qualche piccolo intoppo (si attende infatti ancora la nomina dei supplenti annuali e temporanei), dal punto di vista logistico è quasi tutto ultimato. Anche al Livatino che tra pochi giorni ormai andrà ad ospitare anche le classi della Giovanni Paolo II. «In questi giorni stiamo ultimando, così come nelle altre scuole, la pulitura dei giardini che si fa solitamente i primi di settembre – ha spiegato l’assessore all’Istruzione, Margherita Frappa – Nel caso particolare del Livatino si sta provvedendo, con la Tekneko allo smaltimento degli arredi che abbiamo sostituito. Le insegnanti stanno inoltre sistemando le classi». Garantito già dall’11 settembre il servizio di trasporto scolastico «che seguirà l’orario della scuola, che in questi giorni dovrebbe essere ridotto in quando non sarà ancora operativo il servizio mensa». E a proposito di mensa, si partirà invece il 16 settembre. «Non vogliamo andare più in là visto che i genitori lavorano», ha spiegato l’assessore augurandosi che per quella data già tutte le scuole abbiamo «il personale per garantire il tempo pieno». E a proposito di studenti l’assessore ha colto l’occasione per invitare tutti (genitori e insegnanti soprattutto) all’appuntamento di questa mattina alle 9.30 alla biblioteca comunale. Si parlerà del fenomeno Hikikomori «che porta ragazzi e giovani adulti a un ritiro sociale patologico». Secondo alcuni studiosi, come spiegato sempre da Frappa, si tratta «di un vero e proprio disturbo mentale» che molte volte viene invece «giustificato da forme caratteriali, portando i diretti interessati a essere definiti asociali, scontrosi, misantropi». Ma individuare il problema si può e l’obiettivo dell’incontro di oggi è fornire informazioni utili per poter intervenire.

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