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venerdì, Settembre 6, 2024

Vietato pubblicare le ordinanze di custodia cautelare: dal Cdm primo via libera al decreto legislativo

Il consiglio dei ministri nella riunione di mercoledì ha approvato il testo del decreto legislativo sulla modifica dell’articolo 114 del codice di procedura penale. Tale modifica fa scattare il divieto di pubblicazione del testo dell’ordinanza di custodia cautelare finché non siano concluse le indagini preliminari o fino al termine dell’udienza preliminare. Il provvedimento, viene comunicato, è stato preso in adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della direttiva europea.
Nel consiglio dei ministri, che tra le altre cose ha dato il via libera al nuovo decreto balneari, c’è stato l’ok, in via preliminare, a tre decreti legislativi di adeguamento della normativa nazionale a quella europea. Uno prevede disposizioni per il compiuto adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della direttiva (UE) 2016/343 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016, sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali.

Il testo dà attuazione all’articolo 4 della legge di delegazione europea 2022-2023 (legge 21 febbraio 2024, n. 15), con il quale il governo è stato delegato ad adottare le disposizioni necessarie a garantire l’integrale adeguamento alla direttiva (UE) 2016/343 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, integrare quanto disposto dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 188, e assicurare l’effettivo rispetto dell’articolo 27, secondo comma, della Costituzione.

“In particolare, al fine di rafforzare alcuni aspetti della presunzione di innocenza della persona indagata o imputata nell’ambito di un procedimento penale, in coerenza con quanto disposto dagli articoli 3 e 4 della direttiva (UE) 2016/343 e nel rispetto dei principi di cui agli articoli 21, 24 e 27 della Costituzione, il provvedimento modifica l’articolo 114 del codice di procedura penale, prevedendo il divieto di pubblicazione del testo dell’ordinanza di custodia cautelare finché non siano concluse le indagini preliminari o fino al termine dell’udienza preliminare”, si legge nella nota di Palazzo Chigi.
Di Trapani (Fnsi): “Il governo continua a smantellare l’art. 21” Sul tema interviene anche il presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani, secondo il quale “questo governo continua a smantellare l’art.21 della Costituzione. Mentre tiene in ostaggio la Rai perché impantanato nella guerra per spartirsi le poltrone, mentre ottiene 15 minuti in prima serata per l’intervista auto-assolutoria di un ministro ex dirigente Rai, il governo trova il tempo di imporre un nuovo bavaglio alla stampa e ai cittadini, che saranno meno informati. Un ritorno al passato che nulla ha a che vedere con il garantismo. In realtà il divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare è un piacere ai potenti che vogliono l’oscurità e ai colletti bianchi”.

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