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martedì, Settembre 10, 2024

Poco personale, per le emergenze arrivano i pompieri da altre città

Il telefono che squilla in caserma, nessuno c’è per rispondere, nemmeno il piantone. Quando esce la squadra fuori sede per un’emergenza, come quella in zona Cascatelle dove una donna era dispersa da ore, non ce sono altre che possono intervenire in situazioni comunque critiche, come quelle relative al maltempo. Molti residenti hanno dovuto attendere più del dovuto i rinforzi da altre città, come Bracciano o addirittura Montelanico, ad oltre 100 chilometri di distanza. La coperta è troppo corte e i sindacati, questo, lo dicono ormai da mesi se non anni. «È così – ribadisce Riccardo Ciofi, segretario generale territoriale della Fns Cisl Roma e Rieti – nella caserma dei vigili del fuoco di Cerveteri ci sono 33 unità ma ne servirebbero almeno 12 in più tra capisquadra e vigili operativi che porterebbero anche l’aumento di mezzi e di più squadre contemporaneamente in servizio. Da tempo ci battiamo con l’amministrazione centrale per far avanzare la sede da Sd3 a Sd4 in moto da avere un potenziamento dell’organico che servirebbe in un litorale nord sempre più improtante». Per questo molte richieste sono state accolte in ritardo. «A Roma e provincia solo per il temporale di domenica sera – aggiunge Ciofi – gli interventi sono stati 150 e 60, al mattino, ancora in attesa di essere espletati. Qualcuno anche a Ladispoli come in via Regina Elena e in via del Porto o nella frazione di Cerenova. Uno anche a Santa Marinella sul lungomare». Ad affiancare le richieste di Ciofi anche il caposede Gabriele Fargnoli, da poco assessore alle Politiche sociali del comune di Ladispoli. I pompieri sono inoltre privi dell’autoscala, importantissimo automezzo per interventi e incendi ai piani alti degli edifici.

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