domenica, Novembre 24, 2024

“Presenze in calo, creare il brand Tuscia”

Creare e promuovere il “brand Tuscia”, potenziare l’offerta turistica e fare rete. Sono stati questi i principali concetti emersi ieri mattina a presso la Sala del consiglio della Provincia di Viterbo, dove si è svolta la prima riunione del tavolo tecnico sul turismo nella Tuscia. Un incontro a cui hanno partecipato i sindaci dei comuni della Tuscia, il presidente della Provincia, Alessandro Romoli e le associazioni di categoria del settore turistico e alberghiero. Obiettivo del tavolo, oltre a fotografare la situazione attuale – spiegano da Palazzo Gentili – è soprattutto quello di individuare misure e interventi a supporto della filiera turistica nel territorio della Provincia di Viterbo. Uno sforzo, questo, che deve vedere la collaborazione tra pubblico e privato. Durante l’incontro è emerso come gli ultimi mesi siano stati caratterizzati da un calo degli afflussi turistici nella Tuscia. Un dato, questo, che è in linea con l’andamento nazionale e che dipende da tantissime variabili esterne, ma che non va comunque sottovalutato. A questo primo incontro faranno seguito altri, più operativi, per stabilire strategie concrete e misure a sostegno del turismo nella Tuscia. “Questa prima riunione del tavolo tecnico – sottolineano ancora dalla Provincia – ha rappresentato però un primo passo di straordinaria importanza, perché ha permesso di rilevare la disponibilità da parte di tutti i soggetti coinvolti a lavorare insieme per creare un vero brand della Tuscia, originale e identitario, che ancora manca e che va promosso sia in Italia che all’estero. «La Tuscia è in grado di offrire tanto: turismo d’arte, termale, balneare, esperienziale, sportivo, enogastronomico e business – ha commentato il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli -. Tutte queste potenzialità devono però tradursi in una precisa strategia e in un’offerta turistica che sia allo stesso tempo organica e concreta. Il brand Tuscia deve avere un costrutto reale e spetta a noi, amministratori e attori privati, realizzarlo».

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