L’incendio ieri sera di due celle nel carcere minorile di Casal del Marmo. Nessun ferito tra gli agenti mentre un detenuto è stato ricoverato per aver ingerito del vetro. E’ l’ultimo episodio nell’istituto di reclusione romano dopo la rivolta di domenica scorsa, quando una trentina di detenuti della cosiddetta “Palazzina Minorile” hanno inscenato una protesta da mezzanotte alle 4,30 del mattino. Situazione dunque splosiva. Criticità che investono un pò tutti gli istituti di reclusione per minori: il caso recente del Beccaria di Milano ne è un altro esempio. Anche a Casal del Marmo come al Beccaria l’arrivo di un nuovo direttore. Attualmente nel carcere sono ospitati 70 detenuti rispetto ai 50 che dovrebbero essere, ma molte celle risultano inagibili dopo gli incendi provocati dalle proteste. 73 gli agenti di polizia penitenziaria di tutti i ruoli, a fronte degli 83 previsti dal nuovo provvedimento di 2 mesi fa. Mancano 10 unità in questo istituto che è maschile e femminile. Secondo i sindacati della polizia penitenziaria uno dei punti principale è la prassi dei mancati trasferimenti in altri istituti dei minori che si rendono responsabili o partecipi di disordini, cosicchè questi vengono riconosciuti sempre più come leader, ma pure percorsi differenziati per, ad esempio, malati psichiatrici o violenti.
