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sabato, Settembre 14, 2024

Stadio Flaminio, arriva il nuovo progetto della Roma Nuoto

Il 5 settembre è stata riavviata la Conferenza dei servizi sulla proposta di ristrutturazione dello Stadio Flaminio presentata dalla “Roma Nuoto”, l’unica ufficialmente in campo, che ha come data conclusiva il 20 di ottobre. È quanto è emerso nella seduta di oggi della commissione Trasparenza dell’Assemblea Capitolina presieduta da Federico Rocca (FdI), a cui hanno partecipato il presidente della Roma Nuoto Nicolò Cristofaro e l’assessore comunale allo Sport Alessandro Onorato. Il progetto, è stato ricostruito nel corso dell’audizione, era stato già bocciato dalla Conferenza dei servizi nel dicembre del 2020, in particolare per via delle obiezioni della Soprintendenza. La società ha fatto ricorso al Tar che lo scorso maggio ha imposto al Campidoglio di riaprire la Cds e di esaminare le integrazioni al progetto per poi pronunciarsi nuovamente. Il progetto è stato dunque rinnovato profondamente e oggi è stato presentato dalla società alla commissione. Il concetto principale del progetto di Roma Nuoto è che il manto erboso viene rialzato e questo ha una doppia conseguenza. La prima è che lo spazio delle tribune viene ridotto, risolvendo così lo storico problema del Flaminio, “troppo piccolo per la serie A e troppo grande per le serie minori” come ha ricordato Rocca. Si passerebbe da 25-30 mila posti a 15 mila, e sarebbe usato per il calcio femminile, della Roma, della Lazio e della Nazionale, ma anche per le Nazionali minori come l’under 21. Al di sotto del campo sarebbero realizzati, ha spiegato il presidente Cristofaro, “una pista di ghiaccio per hockey e pattinaggio, una piscina olimpica da 50 metri e 4 campi da padel, e una media struttura di vendita”. Nel progetto bocciato nel 2020 invece sotto il campo ci sarebbero state solo strutture commerciali. Ora invece la vocazione sportiva è all’80-90%: “Il tutto salvaguardando nel modo più assoluto il bene architettonico di Nervi – ha specificato Cristofaro – Un progetto molto serio che si è anche prefissato lo scopo di rendere il Flaminio più fruibile come parco polifunzionale: anche l’Orto Botanico parteciperà al progetto. È un progetto green, con efficientamento energetico e materiali riciclati o riciclabili”. “In passato – ha detto Rocca – si era parlato di un progetto di Cassa Depositi e prestiti, dalle cronache emerge una disponibilità della Ss Lazio” ma “questo a oggi è l’unico progetto in campo. Il Flaminio è stato inserito nell’accordo Italia-Turchia per gli Europei del 2032 tra i campi per l’allenamento. Un futuro bisognerà darglielo, con un impatto minore possibile rispetto al contesto: ricordiamo un concerto che fece tremare la collina dei Parioli”.

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