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domenica, Settembre 15, 2024

Roma-Genoa 1-1: giallorossi raggiunti al 96 minuto. De Rossi furioso

Nel lunch-match della quarta giornata di Serie A, la Roma si fa agguantare sull’1-1 dal Genoa al 96′ e deve ancora rimandare l’appuntamento con la prima vittoria in campionato. A Marassi, i giallorossi prendono il sopravvento dopo la mezzora e sbloccano il match al 37′ con il tap-in vincente di Dovbyk, al primo gol in Serie A. La rete viene convalidata dopo oltre 6′ per un problema tecnico del Var. Il Grifone cresce nella ripresa ma Svilar è sempre attento fino al clamoroso finale, quando De Winter lo fulimina di testa al 96′. Come alla prima giornata contro l’Inter, il Genoa non muore mai e trova il pareggio all’ultimo secondo grazie a un colpo di testa di De Winter che apre ufficialmente la crisi della Roma: i giallorossi non hanno ancora vinto e hanno conquistato solo tre punti in quattro partite. Un nervoso De Rossi si è fatto espellere per proteste (doppia ammonizione) pochi secondi prima del pareggio che ha il sapore della beffa, sopratutto per il grande primo tempo giocato da Dybala e compagni. La buona notizia di giornata è rappresentata da Dovbyk, che finalmente si è sbloccato. Bocciato, invece, Hermoso che si perde De Winter nell’azione dell’1-1 finale. Per Gilardino, invece, una boccata d’ossigeno dopo la sconfitta casalinga contro il Verona. Lunga la lista degli infortunati per Gilardino, che non recupera nemmeno Bani in difesa. Thorsby vince il ballottaggio con Malinovskyi, mentre Ekuban manda in panchina Vitinha. De Rossi rimanda il debutto dal 1′ di Hermoso e Hummels: il braccetto di sinistra nel 3-5-2 è Angelino, con le fasce presidiate da El Shaarawy e Saelemaekers. Soulé va in panchina, la coppia d’attacco è formata da Dybala e Dovbyk. A Marassi la prima emozione è un episodio da moviola: Dybala va giù in area dopo un contatto con De Winter, per Giua e il Var è tutto regolare ma resta qualche dubbio. La Roma cresce con il passare dei minuti e dopo la mezzora prende il sopravvento, chiamando Gollini agli straordinari. Al 32′ Dybala per Dovbyk, diagonale di sinistro bloccato da Gollini ma l’ucraino poteva e doveva fare molto meglio. Il portiere del Genoa è super due minuti dopo quando si salva sul sinistro El Shaarawy, ma nulla può al 37′ sul tap-in di Dovbyk dopo una respinta sulla conclusione di Pisilli. Il guardalinee alza la bandierina, ma il Var dopo una lunghissima review (oltre 6 minuti per problemi tecnici) corregge la decisione perché El Shaarawy non era in fuorigioco a inizio azione. Il bomber ucraino festeggia in differita il primo centro con la maglia giallorossa. Il Genoa non riesce a reagire e nel lunghissimo recupero (7 minuti), la Roma sfiora il raddoppio al 49, quando Gollini in uscita mura Saelemaekers, poi Vasquez respinge il tiro di Koné. Gilardino corre subito ai ripari, aumenta il peso offensivo del Grifone e passa alla difesa a quattro: fuori Thorsby e Vogliacco per far posto a Malinovskyi e Vitinha. De Rossi perde subito Saelemaekers per una distorsione alla caviglia destra: debutto in giallorosso per l’ultimo arrivato Hermoso, con Angelino si alza e va a coprire il posto dell’ex Milan. Nella ripresa la gara si fa più equilibrata, anche se Gollini evita la doppietta di Dovbyk al 53′ con una parata d’istinto con il ginocchio. Un minuto dopo Ndicka perde palla, recupera Ekuban ma il suo diagonale è largo. Poi comincia il lavoro anche per Svilar, bravo a murare in uscita bassa il ghanese. Il portiere serbo dice no due volte alle punizioni di Malinovskyi, fino alla beffa finale in pieno recupero, quando non può nulla sul colpo di testa ravvicinato di De Winter. Una doccia gelata per De Rossi (espulso pochi secondi prima) che, al contrario di Gilardino, non ha avuto un apporto sufficiente da chi è subentrato dalla panchina. E la classifica della Roma, dopo solo 4 giornate, piange già.

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