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martedì, Settembre 17, 2024

Paolo Virzì ritira la querela contro Micaela Ramazzotti presentata dopo la violenta lite di giugno

Paolo Virzì ha ritirato la querela contro la ex Micaela Ramazzotti presentata dopo la lite del 17 giugno, che li ha visti protagonisti davanti a un locale dell’Aventino, tra spintoni, strattonamenti e lanci di coltelli. Al diverbio avevano preso parte anche il nuovo compagno dell’attrice, il personal trainer Claudio Pallitto e Ottavia la figlia maggiore del regista avuta con Paola Tiziana Cruciani, oltre ai figli della coppia Jacopo e Anna.
L’attrice, invece, al momento non ha ritirato la sua querela. “Per Micaela Ramazzotti è centrale la questione dei figli per cui è pronta a soprassedere ai fatti legati alla denuncia solo nel momento in cui Paolo Virzì dimostrerà nelle sedi opportune di avere lo stesso primario interesse”, hanno fatto sapere Annamaria Bernardini De Pace e David Leggi, legali della Ramazzotti. L’attrice e il regista, moglie e marito dal 2009 al 2023, non si sono lanciati solo accuse e insulti ma anche piatti e posate tanto da rendere necessario l’intervento dei carabinieri. Nella rissa era rimasta ferita, con tanto di intervento dei sanitari del 118, la primogenita di Virzì, Ottavia, che stava passeggiando insieme al padre.
Tutto è avvenuto in un locale sull’Aventino nel quale Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì erano soliti cenare insieme ai tempi del loro amore. Stavolta però l’attrice era in compagnia di Pallitto e della figlia Anna (11 anni). Il caso ha voluto che si trovasse a passare di lì il regista, a spasso con Jacopo, 14 anni e primogenito della ex coppia, e Ottavia (nata nel 1989 dalla relazione con Paola Tiziana Cruciani). Il litigio sarebbe scoppiato, secondo la versione del regista, dopo che Virzì avrebbe rivolto la parola ad Anna, per “rompere” la tensione e Pallitto gli avrebbe intimato di lasciarla stare e farsi gli affari propri.
Parole di troppo ed è scoppiata il putiferio. Ne è seguita una denuncia presentata dal regista ai carabinieri il giorno dopo per mettere a verbale l’accusa di lesioni e violenza privata: “Sono stato aggredito e colpito”. Il regista ha confermato anche che sua figlia Ottavia avrebbe girato un video di quanto stava accadendo, per poter documentare l’aggressione. Virzì e la Ramazzotti hanno dato ai carabinieri però due versioni divergenti a proposito della lite al ristorante e i pm di Roma hanno aperto un fascicolo di indagine, senza indagati. Virzì avrebbe chiesto il cosiddetto “codice rosso” per tutelarsi dagli attacchi della ex moglie e del suo nuovo compagno, forte del referto del pronto soccorso, che certificava graffi e lesioni ricevute dai due.
La versione di Micaela Ramazzotti L’attrice avrebbe invece ricostruito così ai carabinieri la dinamica della lite con l’ex marito: “Ero con mia figlia e il mio compagno, seduta in uno dei tavolini fuori del ristorante ‘Insalata ricca’ di piazza Albania, quando ho incrociato il mio ex marito, sua figlia Ottavia e nostro figlio piccolo. Ho chiesto a mio figlio di avvicinarsi a me ma Ottavia e il padre glielo impedivano. A quel punto, la figlia ha iniziato a riprendere la scena e ad aggredirmi verbalmente. Il mio fidanzato si è interposto perché la situazione si stava scaldando, dato che il mio ex iniziava a minacciarmi e a insultarmi con parole come ‘mer…, fai schifo'”. E’ a quel punto che l’attrice ha preso lo smartphone della figlia del regista e l’ha lanciato a terra. “Il mio ex marito cercava di aggredirmi e il mio fidanzato tentava di parare i colpi col suo braccio”. Un epilogo che nessuno si sarebbe aspettato, per quella che a lungo è stata considerata una delle coppie d’oro del cinema italiano. La rottura definitiva è arrivata nel 2023, dopo che i due avevano già affrontato una separazione nel 2018 ma poi erano tornati insieme. Si sono conosciuti sul set di “Tutta la vita davanti” nel 2007: il colpo di fulmine è scattato quando lei si è presentata al provino per il film e il matrimonio è arrivato solo un paio d’anni più tardi. Hanno avuto due figli, Jacopo, nato nel 2010 e Anna, nel 2013: la sua nascita è stata ripresa e inserita a conclusione di “Il nome del figlio” di Francesca Archibugi.

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