lunedì, Dicembre 2, 2024

Giubileo, Gualtieri: “Non potevamo perdere l’occasione, Roma aveva fame di investimenti”

“Stiamo lavorando pancia a terra per terminare tutti gli interventi nei tempi previsti, a partire da quelli che devono essere pronti per l’apertura della Porta Santa. Tantissime persone stanno lavorando con un grande impegno, siamo fiduciosi”. E’ quanto ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante l’evento ‘Giubileo 2025 – 100 giorni all’apertura della Porta Santa’, che si è svolto nella sede di Deloitte a Roma e che ha visto la presentazione della ricerca ‘Globalizzare la solidarietà’. “Lo stanziamento fatto dal Governo per il Giubileo è circa un miliardo e quattro ma in realtà le opere collegate al Giubileo, con finanziamenti propri, preesistenti, sono più di 4 miliardi. A questo poi si sommano gli interventi del Pnrr che hanno una scadenza temporale diversa. Noi, complessivamente, stiamo investendo in questa consigliatura circa 13 miliardi per riqualificare e rilanciare Roma, una cifra senza precedenti perché purtroppo Roma ha avuto un deficit di investimenti, manutenzione, infrastrutture che si è accumulato molto pesante. C’era molto da recuperare per fare quello che non è stato fatto negli ultimi 15 anni – ha detto ancora il primo cittadino – e anche più e poi anche per trasformare la città. Roma ha quartieri periferici abbandonati a se stessi, ci sono quartieri che non hanno ancora le fognature, quindi stiamo facendo uno sforzo gigantesco per ricucire queste fratture. Il Giubileo ci ha stimolato a fare ulteriori interventi e a finalizzarli, anche per interpretare i valori, i principi che Papa Francesco ha voluto mettere al centro del Giubileo, come la cura dell’ambiente e del creato, l’attenzione agli ultimi e alle periferie”. “Se si fanno degli investimenti miliardari – ha proseguito Gualtieri – è chiaro che l’impatto economico è molto forte. Il numero di cantieri e di addetti che vi lavorano è molto alto. Le opere pubbliche creano ricchezza: migliorando la qualità infrastrutturale della città la rendiamo più vivibile per i cittadini, ma anche più capace di crescere e generare occupazione, perché le infrastrutture sono fondamentali nella capacità di attrazione delle città, tutti questi elementi sono anche un volano economico. Non potevamo perdere quest’occasione perché la città aveva fame di investimenti, di modernizzazione, di trasformazione. I cantieri sono tanti ma siamo nei tempi, ci sono degli interventi che devono essere finiti per dicembre, altri per marzo o per l’estate, insomma hanno tempistiche diverse, ci sono interventi che è previsto che siano fatti anche dopo il Giubileo, quelli chiamati non indifferibili, che hanno una funzione di accompagnamento, non funzionali logisticamente. Siamo partiti con grandissimo ritardo, normalmente per aprire un cantiere ci vogliono due o tre anni di progettazione preliminare, progettazione esecutiva, gare, conferenze di servizi, autorizzazioni. Aprire tutti questi cantieri in meno di due anni è una cosa che non è mai successa nella storia perché normalmente ci vogliono tre anni da quando si parte con le prime progettazioni”.

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