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venerdì, Settembre 27, 2024

New York, incriminato il sindaco Eric Adams. Lui si difende: “Sono innocente, mi batterò con tutte le mie forze”

Il sindaco di New York Eric Adams è stato incriminato nell’ambito di un’inchiesta federale. Lo riporta il New York Times sottolineando che le accuse non sono ancora state rese note al pubblico. “Sono innocente e mi batterò con tutte le mie forze”, ha fatto sapere il primo cittadino della Grande Mela. Adams è il primo sindaco in carica nella storia di New York a essere incriminato. La notizia arriva mentre il pressing su Adams da settimane è in aumento fra le ripetute defezioni dalla sua amministrazione e le varie indagini avviate fra il suo stretto entourage.
L’ondata di dimissioni nel suo entourage Nelle ultime ore la deputata democratica Alexandria Ocasio-Corteza ha detto che Adams dovrebbe dimettersi per il “bene della città”. “Non vedo come il sindaco Adams possa continuare a governare la città. L’ondata di dimissioni e le indagini senza fine renderanno impossibile assumere personale qualificato e mantenere quello esistente”, ha spiegato Ocasio-Cortez. Le dichiarazioni della deputata seguono l’ondata di defezioni che si è abbattuta sull’amministrazione Adams. L’ultimo in ordine temporale a lasciare è stato David C. Bank, il responsabile delle scuole di New York. Adams lo ha sostituito con Melissa Aviles-Romas, che assumerà l’incarico in gennaio. Nelle ultime settimane hanno lasciato anche il capo della polizia e Lisa Zornberg, l’avvocatessa e consigliera legale capo di Adams.
Le indagini in corso sull’amministrazione Adams Sull’amministrazione Adams sono in corso quattro indagini, un numero senza precedenti nella storia moderna di New York. L’ultimo grande scandalo municipale risale infatti al 1986 sotto il sindaco Ed Kock. E gli ultimi primi cittadini che si sono dimessi per scandali legati alla corruzione sono stati Jimmy Walker nel 1932 e William O’Dwyer nel 1950. Delle quattro inchieste, una ha nel mirino proprio il sindaco e la sua campagna elettorale per aver raccolto donazioni illegali dal governo turco in cambio dell’autorizzazione al nuovo consolato di Ankara a New York nonostante i timori per la sicurezza dell’edificio.

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