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domenica, Ottobre 20, 2024

Nuovo incontro tra Campidoglio e Regione per evitare aumenti dei biglietti di bus e metro

Ancora un nulla di fatto in Regione Lazio nella riunione con Roma Capitale, convocata per discutere sull’aumento dei biglietti di bus e metropolitane. Al Campidoglio mancano circa 22 milioni di euro di fondi, ma le soluzioni proposte dalla Regione Lazio, a quanto si apprende, sono state giudicate irricevibili dal Comune. I due assessori, Fabrizio Ghera per la Regione ed Eugenio Patanè per il Comune, si sono congedati rimandando la discussione a un tavolo tecnico tra i rispettivi dipartimenti per cercare di recuperare il denaro che manca.

Secondo quanto filtra dalla riunione, la Regione potrebbe fornire 10 milioni ex Fondo nazionale trasporti. Il Bit, cioè il biglietto a tempo, resterebbe a 1,5 euro e non salirebbe a 2 euro, ma la cifra mancante si coprirebbe aumentando i biglietti giornalieri (da 7 a 9,4 euro), bigiornalieri (da 12,5 a 16,7),trigiornalieri (da 18 a 24), settimanali (da 24 a 32 euro). Oppure, è stato messo sul tavolo, si può pensare a toccare le agevolazioni, in particolare quella per gli under 19 – che però è una bandiera dell’amministrazione Gualtieri – mantenendoli magari non per tutti, ma solo per i giovani che vengono da famiglie con i redditi più bassi. Anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil si sono detti in generale contrari agli aumenti, e avrebbero proposto una modulazione su base Isee. Ma si tratta di misure, quelle legate al reddito, di non rapida realizzazione: si potrebbero introdurre solo dal 2026, e i soldi invece servono subito.

“Ho l’impressione – ha sbottato uscendo dalla riunione l’assessore capitolino Patanè – che su questa vicenda della rideterminazione delle tariffe del trasporto pubblico, che non vengono toccate da circa 20 anni, si stia giocando col fuoco. Le proposte che ci sono state avanzate fino a questo momento non sono sufficienti a chiudere un piano economico finanziario di Atac credibile e asseverabile e questo vorrebbe dire non soltanto far ripiombare l’azienda nella condizione del passato, dopo esserne appena usciti, ma significherebbe affrontare il Giubileo senza un contratto di servizio che garantisca il massimo delle potenzialità del Tpl della capitale”. “In assenza di risposte credibili che diano certezza alla copertura dei costi minimi del Tpl di Roma – avvisa l’assessore- lo scenario del taglio delle agevolazioni o dei servizi o dei chilometri, sta diventando più che plausibile. Si lavori sulle agevolazioni e sul costo degli abbonamenti mensili e annuali, ma l’adeguamento del Bit come richiesto da Atac non è purtroppo eludibile”. La parola passa dunque ai tecnici, che dovranno valutare quale sia l’impatto delle varie misure previste, per trovare una soluzione. Mentre il Giubileo si avvicina.

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