Sono passati due mesi da quel 31 luglio in cui – partendo dal polmone verde di Monte Mario – le fiamme di un gigantesco incendio e le sue conseguenze hanno pesantemente coinvolto tutta la parte Nord di Roma. Un rogo scoppiato a due passi dalla città giudiziaria di Piazzale Clodio, portando anche allo sgombero della sede Rai di via Teulada, con elicotteri in volo per gettare acqua sulla riserva naturale e la strada panoramica chiusa, insieme ad altre arterie come lungotevere Oberdan e via Goiran, dove sono state evacuate delle palazzine. Giornate drammatiche che hanno poi causato molte polemiche, con il sospetto del dolo e di un innesco causato dal fornello di un accampamento abusivo.
Il comune di Roma rivendica importanti interventi nell’ultimo periodo, in particolare nella zona circostante a quella dell’incendio. Sono state sgomberate dieci baracche nell’area di parco della Vittoria, e sono appena iniziati altri lavori di smantellamento di occupazioni abusive nella stessa zona, mentre nel parco ci sono state opere di riqualificazione del belvedere, la rimessa a nuovo di staccionate e panchine e la messa a dimora di circa 200 alberi. Per la zona direttamente interessata dalle fiamme, l’assessora all’ambiente del Campidoglio, Sabrina Alfonsi, ricorda che per intervenire occorre attendere l’esito delle indagini condotte dalla Procura ma che in ogni caso l’amministrazione vuole avviare un piano di riforestazione e per questo ha già costituito un tavolo con tutti gli enti interessati.
