Non si può parlare di una ipotesi di violenza sessuale lieve e la richiesta dei difensori non è congrua. Con queste motivazioni, il Gup di Roma, per la seconda volta, respinge la richiesta di patteggiamento, a 11 mesi e 10 giorni, con pena sospesa, avanzata dagli avvocati di Luca Richeldi. Il primario di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma è accusato di violenza sessuale nei confronti appunto di una paziente. Palpeggiamenti e baci – il racconto della presunta vittima – durante una visita privata nell’aprile del 2022. Il 2 ottobre, si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio del medico. Se processo sarà, sarà con rito ordinario, l’annuncio degli avvocati del professore. I difensori hanno chiesto che sia un gup diverso, e non quello attuale, perché non imparziale, a celebrare l’udienza preliminare. Spetterà ora al Presidente del Tribunale pronunciarsi. In aula era presente anche la donna. “Eravamo certi che, al netto del merito e senza alcuna ammissione di responsabilità, che la soluzione del patteggiamento potesse rappresentare un epilogo utile a sollevare gli animi di tutte le parti coinvolte in questa vicenda”, il commento dei legali di Richeldi. “Fiduciosi che il fatto possa essere finalmente valutato nella sua obiettività”, scrivono in una nota.
