Cresce la preoccupazione che il progetto di discarica per rifiuti di inerti in località Piano del Casalone, nei pressi del sito archeologico di Norchia, proposto da un privato, possa essere autorizzato dall’amministrazione regionale. L’avvocato Gabriele Sabato, specializzato in diritto amministrativo e docente Unitus di diritto ambientale e forestale, spiega a La Provincia lo stato dell’arte della procedura autorizzativa in corso in Regione e la tipologia del progetto all’attenzione degli uffici regionali, su cui si soffermerà anche nel corso dell’incontro programmato all’Università degli Studi della Tuscia, per domani alle 15, presso il Dafne (ex Facoltà di Agraria, blocco A2), organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Viterbo, dal titolo “La tutela degli interessi ambientali, tra diritto e processo amministrativo”. Il presidente della Provincia, nei giorni scorsi, ha richiamato il rischio che la discarica possa accogliere addirittura rifiuti porta a porta e fanghi della potabilizzazione dell’acqua. «Si il rischio è concreto, perché in realtà dai codici rifiuti collegati al progetto si ricava la conferma che anche altri rifiuti, diversi dagli inerti, potrebbero essere accolti in questa eventuale discarica. Non solo, allo stato è previsto anche il possibile conferimento di rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni».