La scorsa settimana, la Chirurgia Generale dell’Ospedale di Anzio diretta dal dottor Alberto Romagnoli, ha sperimentato una nuova tecnologia all’avanguardia che potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono eseguiti gli interventi chirurgici.
Durante alcune sedute operatorie, è stata utilizzata una colonna laparoscopica avanzata, dotata di tecnologia a fluorescenza che utilizza il verde di indocianina, un colorante somministrato per via endovenosa che offre al chirurgo una visione estremamente dettagliata e funzionale del campo operatorio.
In particolare, questa tecnologia è stata utilizzata durante cinque interventi di colecistectomia laparoscopica (rimozione della cistifellea), che si sono svolti con successo. La colecistectomia è un intervento mini-invasivo già ben noto, ma grazie al verde di indocianina, i chirurghi hanno potuto operare con maggiore sicurezza. La fluorescenza permette infatti di individuare con precisione le vie biliari, riducendo il rischio di danneggiarle e migliorando la visibilità delle strutture che devono essere preservate.
Grazie a questa nuova tecnologia che utilizza la sovrapposizione video di immagini anatomiche con quelle elaborate dalla fluorescenza, gli interventi si svolgono con tempi operatori ridotti, il che significa che anche i tempi di anestesia sono più brevi. Questo comporta un minor stress per il corpo e un recupero post-operatorio più veloce. Non a caso, tutti i pazienti sottoposti a colecistectomia durante questa sperimentazione sono stati dimessi già il giorno successivo all’intervento, senza complicanze e in totale sicurezza.
La tecnologia a fluorescenza con verde di indocianina rappresenta una svolta per la chirurgia moderna. Permette di operare con una precisione mai vista prima, soprattutto in situazioni complesse o urgenti, dove la velocità e la sicurezza sono fondamentali. La Chirurgia Generale dell’Ospedale di Anzio ha dimostrato di essere all’avanguardia, sperimentando e applicando questa tecnologia in modo sicuro ed efficace.
Questa nuova metodologia potrebbe presto diventare lo standard per molti interventi chirurgici, offrendo ai pazienti maggiori garanzie di successo e un recupero più rapido. Grazie a tecnologie come queste, la sanità si avvicina sempre più a garantire trattamenti personalizzati e mini-invasivi, migliorando la qualità della vita dei pazienti e rendendo gli interventi chirurgici meno traumatici e più sicuri.
Il verde di indocianina è una sostanza che, una volta iniettata nel paziente, si lega alle proteine del sangue e si accumula nei vasi sanguigni, nel fegato e nelle vie biliari. Questo colorante è visibile grazie a una speciale luce emessa dalla colonna laparoscopica e a una telecamera predisposta per catturare le immagini. Quello che rende questa tecnologia unica è la sovrapposizione delle immagini: il chirurgo vede contemporaneamente sia le immagini anatomiche classiche che quelle elaborate dalla fluorescenza, permettendo una chirurgia di altissima precisione.
La visualizzazione della vascolarizzazione (i vasi sanguigni) è un grande aiuto per il chirurgo, soprattutto durante interventi complessi come quelli oncologici o le resezioni intestinali (dove si rimuovono parti di intestino e si riuniscono i segmenti rimanenti).
La fluorescenza permette di vedere chiaramente dove si trovano i vasi sanguigni e altre strutture delicate, riducendo il rischio di errori.