Gli sgomberi, le proteste e ora il dialogo tra il Comune e le associazioni di volontariato. A Roma tiene ancora banco l’emergenza abitativa: questa volta è viale Pretoriano il casus belli: dopo l’allontamento di circa cinquanta fissa dimora il 23 settembre, un gruppo di attivisti ha sabotato le cosiddette barriere per i clochard. Con nuove tende apparse in via di Santa Bibiana, a ridosso della stazione termini. La situazione è complessa e in continua evoluzione: l’azienda incaricata dal Campidoglio è già al lavoro per installare nove cancellate antidegrado e ripristinare quelle abbattute.
I residenti sono preoccupati: ieri sera il sindaco Gualtieri ha incontrato con alcuni assessori le associazioni per fare il punto sull’assistenza ai senza tetto. Dal Campidoglio la posizione è chiara: l’amministazione ha ribadito come lo sgombero di Viale Pretoriano e l’installazione della cancellata sono stati due eventi particolari. Inolte le cancellate, secondo il Campidoglio, non saranno mai la soluzione definitiva all’emergenza abitativa e come il modello ideale sia quello attuato, come nel caso del campo rom di Via Cesare Lombroso, con il metodo “da casa a casa”. Soddisfatta Nonna Roma, che conferma come a piazza Pepe e piazza dante non ci saranno cancellate, ma chiede, in vista dell’inizio del Giubileo, l’attuazione del piano casa.
