Ci sarà il giudizio immediato per Mikea Zaka, il giovane di 23 anni di origine albanese, accusato di aver ucciso davanti allo Shake bar di via Aldo Moro, a Frosinone, il suo connazionale Kasmi Kasem, di 27 anni. L’uomo – secondo l’accusa – avrebbe sparato sei colpi di pistola con un’arma calibro 7.65, da lui detenuta illegalmente. Altre tre persone che si trovavano fuori dal locale, oltre all’uomo deceduto, sono rimasti gravemente feriti e poi sottoposti ad intervento chirurgico all’ospedale San Camillo di Roma e in quello di Frosinone. I fatti risalgono al 9 marzo scorso, quando la vittima, che si trovava con i suoi amici davanti allo Shake bar era stata avvicinata dalle persone sopra citate e si era avviata una colluttazione tra i due gruppi, durante la quale Zaka avrebbe aperto il fuoco. Secondo l’accusa, il 23enne aveva acquistato la pistola per 350 euro da una persona rimasta ignota e dovrà quindi rispondere anche di detenzione illecita di armi.