domenica, Novembre 24, 2024

Elezioni in Austria, sfonda l’ultradestra: rebus per formare il governo

L’onda nera travolge anche l’Austria e mette all’angolo il cancelliere popolare Karl Nehammer grande sconfitto di questa tornata elettorale, definita dalla stampa austriaca come un “terremoto politico”. Sulla scia della grande avanzata dell’Afd in Germania, l’estrema destra del Fpo non solo diventa il primo partito del Paese alpino ma mette a segno un risultato senza precedenti, arrivando al 28,8%, ben oltre le attese della vigilia. Crollano invece i popolari dell’Opv: il partito del cancelliere Karl Nehammer si ferma al 26,3% incassandouna debacle di oltre 11 punti rispetto al voto di 5 anni fa. La sinistra tiene ma non sfrutta il clima di grande polarizzazione elettorale: Il Spo (Partito Socialista Austriaco) si attesta al 21,1%. Male anche i Verdi, finora al governo con l’Opv, che non vanno oltre l’8,3% e i liberali di Neos, anche loro al 9,2%.
Rebus governo Con questi numeri, escludendo sulla carta l’alleanza tra Fpo e popolari, diventa un’impresa molto complicata la formazione di una coalizione. Il Parlamento che esce oggi dalle urne è fortemente frammentato, nessuna forza politica ha la maggioranza assoluta: l’ultradestra è la prima forza politica, con 57 seggi, secondi i popolari con 51, terzi i socialisti con 41, appaiati i Verdi e i liberali di Neos con 17 seggi ciascuno. Da lunedì inizieranno quindi i colloqui per la formazione di un possibile governo, un compito difficile per il presidente Alexander Van der Bellen, contrario ad affidare la guida dell’esecutivo a Kickl.
In questo contesto così incerto, ovviamente si susseguono le voci sul futuro di Karl Nehammer, ma la situazione rimane fluida e le consultazioni potrebbero rivelare sviluppi inaspettati. I prossimi giorni saranno cruciali per capire come l’Austria gestirà le sue sfide interne e le sue relazioni con l’Unione Europea.
Fpo: “Oggi gli austriaci hanno fatto la storia” “Grazie, grazie a ogni singolo elettore: oggi gli austriaci hanno fatto la storia”. E’ stato il commento a caldo del portavoce dell’Fpo (partito della Libertà), Michael Schnedlitz. “La popolazione si è espressa chiaramente a favore del cambiamento”, ha aggiunto.
Nehammer (Ovp) ammette la sconfitta Il cancelliere austriaco Nehammer ha ammesso che la sua forza politica non è riuscita a colmare il divario con il partito della Libertà. Nehammer ha detto che l’Ovp deve mantenere le promesse fatte prima delle elezioni, senza precisare se tra queste vi sia anche la sua frequente affermazione che non entrerà a far parte di un governo di coalizione guidato dal leader dell’Fpo, Herbert Kickl.
Che cos’è il Fpo, il Freiheitliche Partei Österreichs Fondato negli anni Cinquanta da ex ufficiali nazisti, il Fpo (Freiheitliche Partei Österreichs) ha vissuto diverse stagioni, negli anni ’80 fu persino alleato dei Socialdemocratici, quando visse una fase moderata, ma dalla segreteria di Jörg Haider in poi milita su posizioni nettamente nazionaliste ed anti-Ue.
Posizioni filorusse L’Fpo, poi, si caratterizza per le sue posizioni filorusse in materia di politica estera: la continuità territoriale di Vienna con la Slovacchi di Robert Fico e l’Ungheria di Viktor Orban costituirebbe un blocco populista molto omogeneo nel cuore dell’Europa centrale. Tutto però ruota intorno a Herbert Kickl, attuale leader dell’Fpo. Già ministro dell’Interno nel 2017, aveva mostrato il pugno di ferro sull’immigrazione, promettendo di trasformare l’Austria in una fortezza, e si era lanciato in un assalto frontale ai servizi di sicurezza, con il risultato che i partner occidentali avevano sospeso la condivisione dell’intelligence. I suoi piani furono interrotti dalla caduta del governo, sull’onda dell’Ibiza-gate: nel maggio 2019, infatti, era emerso un video, girato nell’isola spagnola, in cui l’allora leader dell’Fpo si offriva di vendere favori politici a una donna che si identificava come la nipote di un oligarca russo.

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