sabato, Novembre 23, 2024

Crolli a Viterbo, quattro in città in poche settimane: è allarme

Quattro crolli in meno di tre settimane, a Viterbo. C’è una certa preoccupazione nella Città dei Papi. A cedere per primo, la sera del 3 settembre, parte di un balconcino in Corso Italia, poco prima del passaggio della Macchina di Santa Rosa in quel punto. Dopo due giorni, è toccato ad un muro di recinzione su via Santa Maria in Gradi. Poi è stata parte di un cornicione del Teatro Unione a cedere, su via Fratelli Rosselli. Quindi lo stemma sulla facciata di palazzo Brugiotti, in via Cavour. Lo scudo araldico che si è spezzato, è stato prima messo in sicurezza con una rete che lo ha avvolto poi rimosso.

In tutti e quattro i casi fortunatamente non si è registrato il coinvolgimento di passanti. Per Giorgio Saraconi, presidente dell’Ordine degli architetti di Viterbo, all’origine di questi cedimenti probabilmente c’è la natura dei materiali. Il peperino, molto usato in questa zona è una pietra che si deteriora con il tempo. Con una buona manutenzione, aggiunge, questi crolli si potrebbero prevenire. L’amministrazione comunale del capoluogo della Tuscia sta valutando diverse misure da adottare per rendere più sicura la città. Tra queste, dice l’assessore alla Qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne, la possibilità di predisporre certificati di idoneità statica sugli edifici più antichi, a cura dei proprietari.

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