Continuano a crescere a Roma le richieste di aiuto per l’usura. E’ il dato che emerge dai dati dell’Ambulatorio Antiusura di Confcommercio che nei primi sei mesi dell’anno ha visto aumentare le richieste del dieci per cento, una media di 20 chiamate al giorno. Una situazione alimentata, nella Capitale, dalle crescenti difficoltà economiche. Quelle delle famiglie, alle prese con i rincari delle bollette, l’aumento dei costi, la crescita dei tassi d’interesse su prestiti e mutui, la riduzione del reddito. E quelle delle imprese, soprattutto le piccole e medie, che devono fare direttamente i conti anche delle materie prime. Le denunce provengono da tutti i quartieri di Roma ma è nelle periferie che Confcommercio registra la situazione più grave, come emerge anche dal servizio antiusura attivato da maggio in una delle torri di Tor Bella Monaca. Anche qui viene garantito il sostegno psicologico e quello economico attraverso il fondo di prevenzione dell’usura della Regione Lazio. In pochi però denunciano – per paura o per vergogna secondo l’Ambulatorio – e gran parte del fenomeno rimane nel sommerso. Gli ultimi dati dell’Istat – quelli del 2023 – collocano Roma in testa, insieme a Napoli, per le denunce all’autorità giudiziaria.
