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sabato, Ottobre 5, 2024

Ardea, piovono calcinacci dalla rupe: la strada è pericolosa ma non può essere chiusa

La strada è pericolosa ma non può essere chiusa in quanto una delle due “vie di fuga” dal centro storico di Ardea. Questo nonostante la pioggia di calcinacci che si staccano dalla rupe su cui poggia il castello Sforza Cesarini.
L’ordinanza firmata dal sindaco Cremonini per via Catilina incrocio via dei Rutuli non lascia margine di interpretazione: Interdizione di un tratto pari a circa 25 metri di via Catilina e interdizione veicolare su via Dei Rutuli a partire da piazza del Popolo. Nel frattempo, “nelle more di un approfondimento di tecnici qualificati, quali geologi o figure di analoga responsabilità professionale, che eseguano, con la massima urgenza, una valutazione del sito e provvedano ad individuare le necessarie opere di messa in sicurezza dei luoghi nonché le eventuali misure cautelative da adottare nel transito, che si rendano necessarie”, il Dirigente dell’Ufficio Tecnico, in via precauzionale e preventiva, utilizzi “qualsivoglia barriera o altre mezzo ritenuto idoneo per la messa in sicurezza del costone della rupe tufacea al fine della salvaguardia del transito veicolare, della sicurezza pubblica e della pubblica incolumità”. “In data 19 settembre i vigili del Fuoco – settore coordinamento del soccorso e delle attività operative – sono intervenuti in seguito a segnalazione di distacco di materiale tufaceo e sassi di dimensioni contenute, nell’ordine
dei 30 cm di diametro circa, verificatosi dallo sperone di tufo sul quale è edificato il castello Sforza Cesarini; la parete interessata dall’evento è quella prospiciente la confluenza tra via Catilina, tratto pedonale e via dei Rutuli, tratto carrabile”, si legge nel documento. “Poiché, non risulta possibile escludere il potenziale pericolo derivante dallo stato di equilibrio del costone roccioso, anche in considerazione di eventuali avverse condizioni meteo che potrebbero verificarsi – scrive il funzionario dei vigili del fuoco – si ritiene necessario che tecnici qualificati quali geologi o figure di analoga responsabilità professionale, eseguano, con la massima urgenza, una valutazione del sito e provvedano ad individuare le necessarie opere di messa in sicurezza dei luoghi, nonché le eventuali misure cautelative da adottare nel transito, che si rendano necessarie…”.

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