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domenica, Ottobre 6, 2024

È morto Sammy Basso, il biologo che ha fatto conoscere all’Italia la progeria

Si è spento a 28 anni Sammy Basso. Era affetto da progeria, una malattia rara che causa l’invecchiamento precoce. A dare l’annuncio è stata l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso, di cui era testimone dall’età di dieci anni. “Oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa”, si legge sui social dell’associazione. Sarebbe stato colto da un malore in un ristorante ad Asolo. Nato nel 1995 a Schio (Vicenza), Basso è diventato uno dei volti più noti della progeria di Hutchinson-Gilford, una rara malattia genetica che causa invecchiamento precoce, che gli è stata diagnosticata all’età di due anni. Fin da giovane, ha affrontato la sua condizione con coraggio e determinazione. Il suo impegno per sensibilizzare il pubblico sulla progeria lo ha portato a numerose apparizioni televisive e interviste, e la sua storia ha raggiunto un vasto pubblico grazie al docu-film “Il Viaggio di Sammy”, che racconta la sua avventura lungo la celebre Route 66, da Chicago a Los Angeles, in compagnia dei suoi genitori e del suo amico Riccardo. Nel 2007 è entrato a far parte del primo studio clinico condotto dalla Progeria Research Foundation (PRF), testando il farmaco sperimentale Lonafarnib. Il suo impegno nella ricerca scientifica lo ha portato a laurearsi nel 2018 in Scienze Naturali presso l’Università di Padova, con una tesi che esplorava la possibilità di curare la progeria attraverso l’ingegneria genetica. Nel 2019 ha affrontato un delicato intervento chirurgico per la sostituzione della valvola aortica, il primo al mondo su un paziente con progeria. Lo stesso anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2021 a Padova la seconda laurea in Biologia Molecolare.
Locatelli: “Esempio di forza e speranza” “Un pensiero affettuoso e commosso per Sammy Basso, che ci ha lasciati a soli 28 anni. Grazie al suo coraggio e alla sua determinazione, ha fatto conoscere al mondo la progeria, diventando un esempio di forza e speranza. Il suo impegno per la ricerca e la sua testimonianza rimarranno per sempre un patrimonio prezioso per tutti noi”. Lo scrive sui propria canali social il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

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