“Ieri sarebbe stato il compleanno di Mirella e io continuo a sperare che sia viva: la scomparsa è peggio della morte, un dolore profondo che ti cambia radicalmente la vita”. Lo dice una commossa Simona Bernardini, amica di Mirella Gregori, la giovane scomparsa il 7 maggio 1983, rispondendo alle domande nel corso di una audizione della Commissione bicamerale di inchiesta sulle scomparse di Orlandi e Gregori. “A 15 anni non sei grande e a tutte noi ragazze è cambiata la vita: non abbiamo fatto un’adolescenza tranquilla”. “A Villa Torlonia non so chi ha visto, chi ha potuto incontrare – ha detto anche la vecchia amica, spesso interrotta da momenti di commozione -. Forse quello che c’è da rimproverare all’epoca è la mancanza di attenzioni nelle indagini: si è pensato ad una ragazzata, ad una sciocchezza, ma Mirella era una persona semplice, non era complicata”. “Io in questi anni ho fatto di tutto: sono andata in televisione e l’ho fatto per sua sorella Antonietta”, ricorda. “Sonia De Vito (amica di Mirella all’epoca) aggiunge – ha invece messo un muro ed è l’unica che può sapere qualcosa in più”. E Simona Bernardini, durante l’audizione continua: “Sonia non so se fosse gelosa di Mirella, era tutto il giorno nel bar, certo caratterialmente non erano simili. Però erano amiche e si conoscevano bene”. “Nei giorni successivi alla scomparsa di Mirella – ricorda la Bernardini – non ho sentito Sonia, noi non eravamo così amiche”. “Mirella, l’unico pensiero che ho sempre avuto, è che lei ha rifiutato le avance di qualcuno”.
