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sabato, Ottobre 12, 2024

Vertice Cracovia, Mattarella: indifferibile passo avanti per la difesa comune Ue

“Il nostro Continente si trova ad affrontare grandi sfide di diversa natura: da quelle climatiche a quelle geopolitiche. Questo ci richiama all’urgenza di compiere passi avanti affinché l’Unione sia in grado di rispondervi con efficacia e tempestività, assumendo il ruolo e le responsabilità che le competono. Tra queste sfide e riforme – indifferibili – vi è quella della difesa comune dell’Unione europea”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al vertice Arraiolos di Cracovia, un vertice che ogni anno riunisce i capi di Stato. Al vertice di quest’anno partecipano 11 capi di Stato: oltre ai presidenti di Italia e Polonia sono presenti i capi di Stato di Bulgaria, Germania, Croazia, Grecia, Estonia, Slovenia, Lettonia, Ungheria e Slovacchia. I lavori del diciannovesimo vertice del gruppo Arraiolos si svolgono nel castello di Wawel di Cracovia. La presidenza polacca ha impostato i lavori sulle necessità del rafforzamento dei legami transatlantici. Gli sviluppi della guerra in Ucraina saranno un tema centrale del dibattito informale del vertice. Il Capo dello Stato ha sottolineato ancora che “da lungo tempo si pone l’esigenza” del “rafforzamento del pilastro europeo dell’Alleanza. Questo non si esaurisce nell’aumento delle spese militari ma richiede ben altro”. “Personalmente – ha aggiunto Mattarella – avverto, ancor più che rammarico, tristezza nel vedere immense quantità di risorse finanziarie per l’acquisto di armi, sottraendole a impieghi di carattere sociale” ma “vi siamo costretti dal mutamento del clima che è calato all’improvviso sul nostro Continente, a causa dell’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina e dal manifestarsi di una sua sorprendente aggressività militare fuori dalla storia e dalla razionalità”. Per Mattarella “ci troviamo di fronte al tentativo di introdurre il principio che gli stati confinanti o anche soltanto prossimi a uno stato più grande e forte hanno due sole strade: l’allineamento politico, economico, culturale o l’invasione. La sfida non si traduce, banalmente, soltanto in quantitativi di spesa ma riguarda il conseguimento di capacità militari”. Per il Capo dello Stato il “deterrente” nei confronti del Cremlino “è una Unione con adeguate capacità militari che soltanto una vera Difesa comune può assicurare. Garantendo, al contempo un forte mantenimento dell’Alleanza Atlantica, perché, in piena complementarietà, ne verrebbe rafforzata la Nato”. Infine, rimarca, “per la stabilità internazionale e per contrastare chi calpesta il diritto internazionale, non bastano più gli Stati Uniti da soli. Non dobbiamo lasciarli soli e l’unica possibilità per farlo è quella di acquisire vere, efficaci, capacità militari. Sempre pronti a una cooperazione che allenti le tensioni, nel rispetto di indipendenza e sovranità di ogni Stato. Quelle capacità comuni dell’Unione – rileva ancora – sono indispensabili. Nella speranza di non doverle mai usare”.

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