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sabato, Ottobre 12, 2024

Katia Ricciarelli a Viterbo per il Premio Fausto Ricci

Premio Fausto Ricci, Katia Ricciarelli alla ricerca di un teatro per l’esibizione di giovani talenti della lirica. E, questo, potrebbe essere proprio il teatro dell’Unione di Viterbo. La richiesta è venuta direttamente dalla Ricciarelli, presidente di giuria della 12° edizione del Premio Fausto Ricci, che si concluderà domani alle 17.30 all’Unione con la proclamazione dei vincitori. Centoventi gli iscritti da 28 Paesi.
Il premio prevede due categorie di giovani talenti della lirica in gara, suddivisi in “Voci emergenti e “Ruoli d’opera”: la prima categoria prevede 3 borse di studio (date da Comune di Viterbo, Fondazione Carivit e Lions Club Viterbo), la seconda l’assegnazione di ruoli d’opera per “La Bohème” di Giacomo Puccini programmata nel 2025 nell’ambito del festival Oper/Etruria. A dettagliare la 12esima edizione della finale del premio Fausto Ricci, insieme alla presidente di giuria Katia Ricciarelli, c’erano ieri al teatro dell’Unione l’assessora alla promozione della cultura del Comune di Viterbo Katia Scardozzi, il direttore organizzativo del premio Giuliano Nisi, il direttore artistico Fabrizio Bastianini, il console Tci Vincenzo Ceniti, Sabino Lenoci, direttore de “L’opera international magazine” e referente di Nicoletta Mantovani Pavarotti per la produzione dell’opera Bohème; Maria Chiara Camponeschi, giurata e produttrice delle opere in concorso: il presidente del Lions club Viterbo Paolo Cannone; Andrea Vergati in rappresentanza di Fondazione Carivit, Francesco Andolfi, responsabile della programmazione del teatro San Carlo di Napoli. «Ho vinto il mio primo concorso canoro nel 1969 – ha detto Katia Ricciarelli – e ho sempre creduto nei giovani che, più che vincere semplicemente soldi o premi, devono avere l’opportunità di esordire in un teatro e cantare un’opera intera. Quando cantano devono vivere l’opera e non essere relegati in sale chiuse. Dal 1991 ho iniziato a occuparmi dei giovani: esiste oggi un buco generazionale perché i talenti non sono valorizzati. Sono alla ricerca di un teatro anche piccolo per i giovani per fargli calcare il palcoscenico».
Giuliano Nisi ha ricordato il premio Fausto Ricci «nato per gioco con Bastianini e Alfonso Antoniozzi ma, oggi, diventato internazionale. E’ un concorso che permette ai giovani lirici di esibirsi potendo contare su una giuria di esperti che li valorizzerà realmente».
E, questo, lo ha ribadito anche Sabino Lenoci, poliedrico esperto di lirica da 45 anni, amico di famiglia di Katia Ricciarelli, Pippo Baudo e dei Pavarotti.
«Stiamo lavorando per portare a Viterbo una nuova rassegna – ha detto Lenoci – che si chiamerà Viterbo Music Festival e che cercherà giovani talenti della lirica. Mi prendo la parola che porterò tanti giovani al successo in palcoscenici come La Scala. Dico sempre che sono malato terminale di musica e teatro». Anche tutti gli altri convenuti hanno ribadito la priorità di dare ai ragazzi con doti liriche la possibilità di esibirsi in pubblico e fargli conoscere i palcoscenici italiani più importanti.

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