domenica, Novembre 24, 2024

Unifil: “Ferito un altro casco blu nel sud del Libano”. “Hamas da anni pianificava contro Israele un attacco stile 11 settembre”

Unifil: “Ferito un altro casco blu nel sud del Libano, è il quinto in due giorni”. Hezbollah annuncia di aver condotto un attacco missilistico contro una base Idf ad Haifa. Venerdì sera un attacco con droni dal Libano ha provocato danni in una città a nord di Tel Aviv. Sul fronte Gaza, il World Food Programme, l’agenzia dell’Onu per la sicurezza alimentare, a lanciare l’ennesimo allarme: “Nel Nord non arrivano aiuti alimentari dall’1 ottobre”. Intanto, non si placa la polemica contro Tel Aviv per gli attacchi ad Unifil. Tajani: “Vogliamo sapere cosa è successo”. Al summit del Med9 di Pafo Giorgia Meloni ha fatto asse con Emmanuel Macron e Pedro Sanchez per condannare gli attacchi dell’esercito israeliano alle truppe Unifil in Libano. “È inaccettabile e non deve più ripetersi”, l’avvertimento lanciato all’unisono dai leader di Italia, Francia e Spagna, e scritto nero su bianco in una dichiarazione congiunta. Media Usa: “Anni prima dell’assalto del 7 ottobre 2023, i leader di Hamas avevano pianificato un’ondata di attacchi terroristici contro Israele che prevedevano anche l’abbattimento di due grattacieli a Tel Aviv in stile 11 settembre”. Funzionari statunitensi, rimasti anonimi, ritengono che Israele abbia ristretto gli obiettivi della sua risposta al recente attacco missilistico dell’Iran alle infrastrutture militari ed energetiche. Lo riferisce Nbc aggiungendo che non ci sono indicazioni che Israele prenderà di mira le strutture nucleari o porterà a termine omicidi. Stando a quanto riferito dalle fonti, Israele non ha preso decisioni definitive su come e quando agire. Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha espresso “profonda preoccupazione” in una conversazione con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant per le notizie secondo cui Israele ha sparato contro i Caschi Blu delle Nazioni Unite in Libano. Lo riferisce il Pentagono. Austin “ha sottolineato con forza l’importanza di garantire la sicurezza e la protezione delle forze dell’Unifiil e ha esortato Israele a passare dalle operazioni militari in Libano a un percorso diplomatico non appena possibile”. Agenzie dell’Onu e alcune ong hanno espresso la loro “grave preoccupazione” per un gran numero di loro dipendenti “detenuti arbitrariamente” dagli Houthi nello Yemen e hanno chiesto il loro immediato rilascio. Gli Houthi, sostenuti dall’Iran, hanno in custodia decine di dipendenti delle Nazioni Unite e di diverse organizzazioni umanitarie, la maggior parte dei quali dallo scorso giugno. “Siamo estremamente preoccupati per le notizie secondo cui il governo de facto degli Houthi avrebbe avviato procedimenti penali contro un numero significativo di colleghi che sono stati detenuti arbitrariamente”, si legge nella dichiarazione firmata dai responsabili delle agenzie Onu e delle ong coinvolte.

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