L’assessore all’Urbanistica del comune di Ardea Rossana Corrado, è intervenuta in merito alla questione Salzare. La vicenda dei 706 ettari è da anni un problema che le varie amministrazioni che si sono succedute hanno cercato di affrontare, senza però riuscire a sciogliere definitivamente tutti i nodi burocratici legati alla vicenda. La Corrado afferma che “tutti ad Ardea erano convinti che l’area dei famosi 706 ettari delle Salzare fosse in capo al Comune, grazie a un provvedimento del febbraio 2017 realizzato con il Federalismo demaniale. L’atto firmato – afferma l’assessore rutulo – prevedeva una serie di particelle, ma queste non rappresentano nella sua interezza il compendio delle Salzare. Il trasferimento è avvenuto in modo molto parziale e comprende oggi all’incirca un decimo dei 706 ettari: riguarda per lo più i fossi e qualche area poco abitata.” L’assessore all’Urbanistica ha voluto poi precisare che quanto da lei affermato è emerso da una sua ricognizione insieme all’ufficio tecnico comunale. “Perché è stato fatto quell’atto parziale? La colpa non è del Demanio. Ci sono delle mancanze delle vecchie amministrazioni, ma non vogliamo fare processi. C’è da dire, afferma la Corrado, come la situazione catastale fosse davvero molto difficile: sta di fatto che oggi bisogna fare un lavoro per ogni particella per capire come sia stata suddivisa nel tempo”. L’assessore ha anche precisato che : “L’Agenzia del demanio è disponibile a integrare l’atto firmato a febbraio ma va fatta una ricognizione delle particelle mancanti. La situazione va regolarizzata ma ci vorrà tempo. Il mio impegno e quello dell’amministrazione è di ridurre al massimo questa attesa. E’ una questione che va curata e lavorata a livello tecnico e amministrativo”. Sull’Ufficio speciale per l’uso civico, già costituito anni fa, ha spiegato la Corrado come sia “necessario renderlo operativo. con un coordinamento tecnico oltre che amministrativo”.