“E’arrivata la diagnosi dopo la caduta dal bus. Frattura della prima vertebra lombare. 30 gg ferma a letto. Non so se ce la faccio”. E’ quanto scriveva sul suo profilo su X lo scorso 10
“E’ arrivata la diagnosi dopo la caduta dal bus. Frattura della prima vertebra lombare. 30 gg ferma a letto. Non so se ce la faccio”. E’ quanto scriveva sul suo profilo su X lo scorso 10 ottobre Jasmin, Gelsomina, romana, che qualche giorno prima era “caduta dall’autobus strapieno. Tutti spingevano ed io sono volata giù sbattendo la schiena sul marciapiede”, come ha spiegato lei stessa.. I fatti risalgono al 7 ottobre e la stessa protagonista li aveva raccontati rivolgendosi al profilo social dell’Atac, ancora via X “Buongiorno, vorrei riferire di un grave episodio successo stamattina intorno alle 9. Dopo uma lunga attesa sono salita sull’autobus n20 in via Ciamarra/Leonardi. Alla fermata successiva all’apertura dele porte sono stata spinta fuori ho perso l’equilibrio e sono caduta battendo violentemente la schiena. L’autista del mezzo non si e nemmeno affacciato per capire se ero viva o morta. Ha chiuso le porte ed è ripartito. Sono stata soccorsa dai passeggeri alla fermata che hanno chiamato il 118”. Pubblicamente Atac non ha risposto alla signora. Le avrebbe fatto sapere che avrebbe potuto fare una segnalazione più dettagliata. Ma è soprattutto l’indifferenza di gran parte dei viaggiatori di quel bus ad averla ferita. Oltre alla fatica di dover stare ferma per un mese
