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mercoledì, Ottobre 16, 2024

Al Ghetto la memoria della deportazione degli ebrei romani

Sul palco la scritta ‘Non c’è futuro senza memoria’. Largo 16 ottobre 1943, quartiere del ghetto: qui 81 anni fa l’epicentro della tragica deportazione degli ebrei di Roma compiuta dai nazisti delle Ss. Furono in 1.024 ad essere strappati via dalle loro case, all’alba, poi vennero fatti salire su un treno merci alla stazione Tiburtina e deportati verso il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove furono i primi ebrei italiani ad arrivare. Ne tornarono vivi appena in 16.

Una ferita ancora aperta, con la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità ebraica di Roma che come ogni anno hanno organizzato questa commemorazione pubblica, che richiama all’importanza dell’impegno contro ogni forma di antisemitismo e razzismo. Sul palco il presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Faldun lancia un messaggio di inclusione, il sindaco di Roma Roberto Gualteri parla del 16 ottobre come di una ferita irriducibile per Roma. Per il rabbino capo di Roma sono stati risvegliati, dopo il 7 ottobre e l’attacco di Hamas, si sono risvegliati i peggiori sentimenti antiebraici.
Il 16 ottobre, il giorno dell’81esimo anniversario della deportazione, al ghetto sarà deposta una corona dedicata alle vittime.

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