L’Onu: “Il nord di Gaza sta affrontando il momento più buio: crimini atroci sul territorio. Il governo israeliano rischia si vuotare l’area di tutti i palestinesi”. L’Unifil denuncia: “Ancora spari da parte dell’esercito israeliano sulle nostre postazioni”. Il capo del Mossad David Barnea parteciperà domenica a un vertice in Qatar insieme al capo della Cia, al direttore dell’intelligence egiziana e al primo ministro del Qatar, nel tentativo di riprendere i negoziati per un accordo sulla liberazione degli ostaggi israeliani e la tregua a Gaza. Continuano intanto i raid israeliani sulla Striscia: un bombardamento su una casa vicino Khan Yunis ha provocato decine di morti, mentre l’attacco sul campo profughi di Jabaliya avrebbe causato 150 tra morti e feriti. L’annuncio del Wall Street Journal: “Mosca ha fornito dati agli Houthi per colpire le navi nel Mar Rosso”. La sicurezza dei caschi blu dell’Onu impegnati in Libano nella missione Unifil, a ridosso del confine israeliano, va garantita come qualcosa di “essenziale”. Lo ha rimarcato a Londra il segretario di Stato americano Antony Blinken, a conclusione d’incontri con esponenti di Paesi arabi fra cui il premier libanese Najib Mikati, dopo le ultime notizie odierne su attacchi contro postazioni dell’Unifil: contingente di cui fanno parte anche militari italiani. ‘Unifil afferma che il 22 ottobre scorso i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro una delle loro postazioni vicino al villaggio di Dhayra, nel sud del Libano. “I caschi blu in servizio presso un posto di osservazione permanente vicino a Dhayra stavano osservando i soldati dell’Idf che conducevano operazioni di sgombero delle case nelle vicinanze. Dopo essersi resi conto di essere osservati, i soldati hanno aperto il fuoco e i soldati si sono ritirati per evitare di essere colpiti”, afferma l’Unifil in una nota mentre l’Onu parla di una situazione di sicurezza “estremamente difficile”. L’uccisione di 3 giornalisti da parte di Israele è un “crimine di guerra”. Lo afferma il ministro dell’Informazione libanese dopo la morte dei 3 reporter in un attacco aereo israeliano su Hasbaya, nell’est del Libano vicino al confine con la Siria, scrivono i media libanesi.