lunedì, Ottobre 28, 2024

La tesina di terza media ispirata al Sindaco pescatore

Ha affrontato il complesso tema della mafia, collegando storia, geografia, letteratura italiana, scienza e tecnologia agli eventi, ai soggetti che hanno influenzato il fenomeno mafioso e alle vittime illustri delle stragi di mafia. Ha messo in risalto l’importanza di Angelo Vassallo, il sindaco Pescatore, sottolineando il suo rispetto per l’ambiente e la legalità, e il suo grande amore per il mare. Protagonista di una tesina presentata all’esame di terza media di quest’anno e definita «di grande impegno sociale», è Emiliano Spira: 13 anni, studente dell’istituto comprensivo Salvo D’Acquisto di Cerveteri. Il giovanissimo studente si è ispirato nel suo lavoro proprio alla figura del sindaco pescatore. Nipote di Gerardo Spira, ex segretario comunale di Vassallo, Emiliano ha sicuramente assorbito i valori culturali della sua famiglia. Un tributo a sorpresa, inaspettato, ad Angelo e a suo nonno Gerardo che, ancora oggi, è in prima linea insieme a Dario Vassallo e alla Fondazione intitolata al sindaco pescatore nella ricerca della verità di un omicidio ancora irrisolto. Emiliano ha tracciato il percorso del fenomeno mafioso, dalla sua nascita, evidenziando le sue ripercussioni sulla società, in particolare tra i giovani. Ha esaminato l’impegno dello Stato contro la mafia, citando la prima legge del 1956 che portò alla prima legislazione antimafia, evolutasi poi nel 416 bis. Un lungo excursus del fenomeno malavitoso attraverso l’arte e il contrabbando di opere, i personaggi del XIX secolo nel verismo di Giovanni Verga, contadini o pescatori come Angelo Vassallo. E ancora il doping nello sport e la tossicodipendenza, per sviluppare poi il tema delle ecomafie e dello smaltimento illegale dei rifiuti, con il riferimento alla giornalista Ilaria Alpi. «La scuola gioca un ruolo cruciale nella preparazione dei giovani al futuro e nella promozione della legalità – ha commentato il presidente della Fondazione, Dario Vassallo – L’impegno di Emiliano dimostra una consapevolezza dei fenomeni di violenza e la necessità di affrontarli. È fondamentale che la società, le scuole e le istituzioni forniscano ai giovani valori, risorse e opportunità per sviluppare una coscienza critica. La storia di mio fratello non appartiene solo alla nostra famiglia, ma a tutti coloro che credono nella giustizia e nel rispetto delle regole. Sapere che un giovane come Emiliano ha scelto di approfondire questi temi mi fa pensare che la lotta di Angelo non sia stata vana. I giovani sono il futuro e la loro consapevolezza è il miglior antidoto contro l’indifferenza e la criminalità». «Questa tesina – ha proseguito il presidente della Fondazione – ci riempie l’animo di orgoglio, perché significa che le idee di Angelo, che qualcuno credeva di annientare, in realtà si stanno propagando attraverso le nuove generazioni. È stato un antesignano dell’economia circolare, della sostenibilità ambientale, che ha anticipato 30 anni prima che divenissero obiettivi dell’Agenda 2030. Temi, come il green deal, che oggi vede i ragazzi di tutto il mondo impegnati, con una consapevolezza di gran lunga superiore a quelle di noi genitori. Noi crediamo nei giovani. Rispondiamo ai tentativi di quella parte politica che intende cancellare la memoria collettiva rispetto alla figura di Angelo, continuando a seminare le sue idee e la sua visione avveniristica di educazione civica e di giustizia, convinti che da questi semi germoglieranno fiori vibranti e luminosi».

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