L’amministrazione comunale risponde al consigliere di minoranza Angeletti. “Il consigliere Angeletti non è nuovo a gravi violazioni etiche e a condotte politiche per le quali risulta attualmente imputato in almeno tre processi. In uno di questi, il suo comportamento, è stato di recente definito dalla Corte di Cassazione “esecrabile”. Mentre si aspetta, dunque, che Angeletti accolga seriamente il richiamo che gli ha rivolto il Presidente del Consiglio Comunale, ad un atteggiamento più consono e rispettoso del ruolo che ricopre e dei diritti delle persone, l’amministrazione ha fiducia che almeno per rispetto delle istituzioni, se non per amor proprio o per buona creanza, rinunci ad avere l’ultima parola in questa vicenda. A suo pronto uso fornisce qui un breve sunto del significato della parola esecrabile, cosicché possa sceglierne almeno una, per comprendere, a suo piacimento, il segnale a lui diretto dalla Corte di Cassazione in merito al suo comportamento, cioè odioso, detestabile, condannabile, riprovevole, abominevole, spregevole. Scelga lui”.