giovedì, Ottobre 31, 2024

Dopo via Venezia tocca a via Rapallo

Dopo via Venezia ora spetterà a via Rapallo e via Oneglia fare spazio al tracciato rosso. Passerà di lì, come annunciato nei mesi scorsi dall’ormai ex assessore ai Lavori Pubblici, Veronica De Santis, la ciclabile che da Torre Flavia porterà alla stazione ferroviaria. Una decisione, quella presa dagli amministratori di palazzo Falcone già più volte contestata non solo dalle opposizioni ma anche dai cittadini – di tutti i quartieri interessati dal passaggio dell’opera – che si sono visti portare via decine e decine di parcheggi e, come nel caso di via Venezia, anche il marciapiede. E gli animi potrebbero surriscaldarsi ancora nelle prossime settimane, quando i lavori interesseranno le arterie in prossimità della Grottaccia: troppo strette per garantire il passaggio in sicurezza di bici, auto e pedoni, come evidenziato proprio dagli esponenti politici di minoranza che parlano – come nel caso di Ladispoli Attiva – di «un progetto nato male e finito peggio». Il movimento d’opposizione torna a puntare i riflettori sul piano di mobilità sostenibile tutt’oggi assente in città. «Ci siamo sempre dichiarati a favore di uno sviluppo della mobilità dolce – hanno detto – ma l’abbiamo sempre immaginato con una pianificazione di largo respiro. Nel nostro programma elettorale, ad esempio, abbiamo previsto la creazione di un Pums (piano urbano della mobilità sostenibile) un piano organico che, oltre alle piste ciclabili, avrebbe considerato la creazione di nuove aree di parcheggio per non gravare sul traffico veicolare e migliorare la circolazione in città». «Nel prossimo consiglio comunale dedicato a mozioni e interrogazioni – hanno proseguito da Ladispoli Attiva – discuteremo una mozione per l’adozione del Pums, strumento che avrebbe consentito di ripensare la città in un’ottica di sostenibilità ambientale e di migliorare concretamente la vita dei cittadini». «Questa mancanza di visione strategica ha trasformato le ciclabili da valore aggiunto a problema, e la nuova soluzione su via Rapallo e via Oneglia è solo l’epilogo disastroso di questa gestione miope». Infine, gli esponenti del movimento civico si chiedono se l’amministrazione «abbia quantomeno coinvolto e ascoltato i residenti della zona della Grottaccia prima di adottare questa decisione. Un dialogo aperto con i cittadini dovrebbe sempre precedere interventi tanto rilevanti per il territorio e per la qualità della vita degli abitanti».

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