martedì, Novembre 26, 2024

Nave della marina verso l’Albania, 8 migranti a bordo

Il pattugliatore Libra è in navigazione verso l’Albania con a bordo 8 migranti intercettati due giorni fa a sud di Lampedusa. L’arrivo della nave della marina militare è previsto nella mattinata di giovedì. Come in precedenza i richiedenti asilo sbarcheranno a Shengjin e poi saranno portati al centro di Gjader. Dopo la sentenza del Tribunale di Roma sul trattenimento dei migranti in Albania e il rientro in Italia, il Consiglio dei ministri aveva approvato un decreto legge in materia. Il provvedimento è volto a superare l’impasse creata dalla decisione dei giudici di non convalidare il trattenimento di alcuni richiedenti asilo nel centro di Gjader in quanto provenienti da Paesi non sicuri. Nel primo viaggio la Libra aveva portato in Albania 16 persone il 16 ottobre. Sulla nave è stato fatto un pre-screening dei migranti intercettati in acque internazionali con l’obiettivo di accertare che abbiano i requisiti per essere sottoposti alle procedure accelerata di frontiera: maggiorenni, senza problemi di salute e provenienti da uno dei 19 Paesi inseriti nella lista di quelli sicuri.
Dopo il precedente trasferimento, in 4 risultarono poi “non eleggibili” per la procedura in quanto minorenni (2) o malati (altri 2) e furono portati in Italia. Questa volta si è voluto evitare viaggi a vuoto e c’è stata particolare attenzione nella selezione delle persone da trasferire in Albania. Si spiega anche così il basso numero dei passeggeri della Libra.
Dopo l’arrivo nel porto di Schengjin gli 8 verranno sottoposti nell’hotspot italiano lì allestito ad un ulteriore screening sanitario e sottoposti ai controlli per l’identificazione. Successivamente, sempre in giornata, verranno trasferiti a Gjader, una ventina di km all’interno, dove attenderanno l’esito della domanda di protezione internazionale nel Centro per richiedenti asilo, sempre sotto la giurisdizione italiana. Il tribunale di Roma dovrà quindi pronunciarsi sulla convalida del trattenimento che viene disposto dalla questura della Capitale.
Nel caso precedente il verdetto giunse due giorni dopo l’arrivo in Albania dei migranti e non convalidò il trattenimento. I 12 furono quindi portati in Italia. In seguito a quella pronuncia dei giudici romani – che si atteneva a una sentenza della Corte europea di giustizia – il governo ha approvato un decreto che ha ridefinito la lista dei Paesi sicuri. I tribunali negli ultimi giorni, però, hanno continuato a bocciare i trattenimenti.

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