Michelle Causo è stata uccisa da un suo coetaneo il 28 giugno del 2023 nel quartiere di Primavalle, a Roma. Il suo killer è stato condannato a 20 anni di reclusione con il rito abbreviato. Una condanna record per un minore. Non gli sono state concesse attenuanti di sorta poiché il collegio della giuria ha ritenuto inverosimile la versione dei fatti dell’imputato. L’omicidio è stato “programmato e definito nei minimi particolari ” e anche in considerazione del suo comportamento processuale- si legge nelle motivazioni della sentenza – connotato dal reiterato tentativo di sminuire la gravità delle condotte poste in essere, dalla mancanza di ravvedimento non ravvisabile nel tentativo effettuato all’ultima udienza di mostrare pentimento, essendosi l’imputato limitato a leggere lo scritto contenente “le scuse” rivolte ai genitori della vittima, senza mostrare alcuna emotività né un sincero pentimento. La sentenza, 50 pagine, è stata depositata il 15 ottobre scorso dalla Presidente del tribunale dei Minori, Maria Ausilia Ferraro. Il delitto efferato di Michelle Causo ha scosso l’opinione pubblica. Si sono visti a casa della vittima per un appuntamento chiesto dal suo killer che voleva acquistare della droga e recuperare dei soldi dalla giovane. La ragazza è stata colpita da molte coltellate inferte dal coetaneo che hanno raggiunto i suoi punti vitali. Il corpo di Michelle è stato poi abbandonato in un carrello della spesa vicino ai bidoni dell’immondizia.