Proseguono le indagini sull’inchiesta per corruzione sugli appalti per i lavori di manutenzione nella Capitale. Nell’ambito delle perquisizioni sarebbe stato trovato anche denaro contante nelle abitazioni di alcuni indagati, tra i 10 e i 15 mila euro.
Molteplici gli appalti sui quali si sta concentrando l’attenzione, tra i quali – come confermato nella serata di ieri da fonti comunali – “affidamenti, tutti effettuati attraverso le procedure di legge, di alcuni interventi giubilari”. La procura della Repubblica di Roma, insieme alla Guardia di Finanza, sta indagando su un sistema di corruzione che avrebbe interessato una serie di gare, il tutto a poco più di un mese dall’inizio del Giubileo. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti un presunto giro di “mazzette” che sarebbero state pagate da un imprenditore a pubblici ufficiali nell’ambito di alcuni appalti legati ai lavori di asfaltatura e di rifacimento del manto stradale. L’imprenditore indagato, sarebbe stato il “promotore, organizzatore e capo” di un’associazione per delinquere, finalizzata alla “commissione di una serie indeterminata di reati – di turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione, riciclaggio ed auto riciclaggio.
Inchiesta corruzione sugli appalti pubblici: spuntano anche contanti
