Quattro militari italiani della missione Unifil sono rimasti feriti dopo che la base nel sud del Libano dove si trovavano è stata colpita. I quattro, secondo quanto si apprende da fonti di governo, non sarebbero in pericolo di vita. Sono in corso le indagini per stabilire la dinamica di quanto accaduto. La Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per Netanyahu e Gallant. Il ministro della Difesa Crosetto: “Se venissero in Italia dovremmo, non per decisione politica ma per applicazione di una norma internazionale, arrestarli”. “Noi rispettiamo e sosteniamo la Cpi ma siamo convinti che quello che deve svolgere sia un ruolo giuridico e non politico”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Torino per l’assemblea Anci, a proposito del mandato di arresto per il premier israeliano Netanyahu. “Esamineremo le carte – ha aggiunto – per capire quali sono le motivazioni che hanno portato la Corte a fare questa scelta. Lunedì a Fiuggi comincerà il G7 dei ministri degli Esteri e prenderemo le decisioni insieme ai nostri alleati. Questa è la linea scelta dal nostro presidente del consiglio che io ho il dovere di attuare”. Il premier israeliano Netanyahu ha ringraziato l’Ungheria per l’invito a visitare il Paese nonostante il mandato d’arresto spiccato dalla Corte penale internazionale, elogiando la “chiarezza morale” del premier ungherese Viktor Orban.