Con l’accusa di aver violentato una allieva della scuola di vela del Reale circolo canottieri Tevere Remo di Anzio, l’istruttore Giulio D’Amico, 24 anni, rischia di finire sotto processo: la Procura di Velletri ha disposto la chiusura indagine. La vittima, secondo gli inquirenti, è Claudia (nome di fantasia), 16 anni, iscritta nella sede distaccata della cittadina balneare dello storico circolo quando avrebbe subito abusi. Che, come ha raccontato la giovane nell’incidente probatorio, sarebbero avvenuti la notte tra il 13 e il 14 luglio del 2023 a Lavinio, nella casa dell’indagato. Secondo i magistrati quella di Claudia è stata una deposizione convincente. Adesso D’Amico, che il circolo ha sollevato dall’attività subito dopo la denuncia, ha la possibilità di rendere un interrogatorio difensivo per dare la sua versione dei fatti. Passaggio che potrebbe essere determinante. Secondo il racconto di Claudia, bevono alcolici. Il suo amico si addormenta. E in quel frangente, la giovane, come ha riferito nell’incidente probatorio, denuncia di essere stata violentata. Il primo cui lo racconta è l’amico appena si risveglia: lei, sconvolta, gli dice quello che sarebbe successo. A quel punto, con una scusa, Claudia e l’amico chiedono di essere riportati al Circolo. D’Amico, tranquillo, li riaccompagna subito. A quel punto Claudia, sotto choc, prende un pennarello e si sfoga su una lavagna. Poi presenta, insieme al padre, una denuncia ai carabinieri.