A poche ore dal voto sulla tregua, su Beirut arrivano dieci attacchi simultanei dall’esercito israeliano. Il cessate il fuoco sarà ufficialmente annunciato alle 22. Secondo i media di Tel Aviv, i presidenti americano Joe Biden e francese Emmanuel Macron annunceranno a breve il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Il governo Netanyahu si riunirà per votare sull’intesa, mentre il governo libanese è stato informato di una tregua “entro poche ore”. Gli Usa parlano tuttavia di accordo “vicino, ma non finalizzato”. Ma per il ministro israeliano Ben Gvir la tregua è “un errore storico”. Sulla Cpi “parleremo dopo”, “siamo amici di Israele ma penso che dobbiamo rispettare il diritto internazionale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del G7 Esteri a Fiuggi rispondendo ad una domanda sulla linea comune da adottare in merito ai mandati di arresto della Cpi. “Dobbiamo raggiungere l’accordo per il cessate il fuoco oggi: non ci sono più scuse per rinviare. Altrimenti il Libano crollerà. Spero che oggi il governo Netanyahu approverà l’accordo di Stati Uniti e Francia. Basta con ulteriori richieste”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, parlando con i media a margine del G7 Esteri di Fiuggi. Il viceministro degli Esteri iraniano, Kazem Gharibabadi, ha invitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere provvedimenti immediati e ad adottare misure punitive contro Israele. “Chiediamo l’imposizione di sanzioni efficaci e complete contro Israele, come mezzo per fermare le atrocità mortali del regime in tutta la regione dell’Asia occidentale”, ha affermato Gharibabadi intervenendo alla riunione della Conferenza degli Stati Parte della Convenzione sulle armi chimiche tenutasi all’Aia. Il viceministro ha inoltre sollecitato azioni globali contro Israele “per aver usato armi vietate nelle sue guerre contro Gaza e il Libano”.