Anni fa hanno comprato un appartamento in una zona vincolata, ora è difficile ottenere il condono. Impossibile vendere. In futuro questa case potrebbero essere abbattute dalle ruspe. Il nucleo centrale, composto dalla chiesa e l’attigua antica torre della Posta (ora distrutta), nacque intorno ad attività commerciali di ristorazione e distribuzione (famiglie Cherubini, Colagrossi, Liverotti, Cupellini e altri) e anche a seguito della lottizzazione del Prof. Serafini, nel 1955, di un lotto di vigna molto ampio prospiciente la chiesa di Santa Maria della Fiducia. Di notevole importanza era la cosiddetta Osteria del Finocchio, tra i luoghi più importanti di sosta e ristoro che, a partire dal Rinascimento, popolarono l’Agro romano. Questo edificio risalente al secolo XVII, l’unico di valenza storica nel quartiere, posto all’incrocio tra la via Casilina, la via Prataporci e la stessa via Osteria del Finocchio, fu demolito (con la dinamite) nei primi anni ’60 per far posto a nuove costruzioni private. Altre costruzioni erano già presenti all’epoca ma la vera esplosione demografica avvenne con la vendita della proprietà Fabrizi (1969) (azienda agricola) e la conseguente lottizzazione abusiva per svariati ettari, fin quasi alla Prenestina. All’epoca della lottizzazione fu realizzato il campo sportivo di calcio “De Fonseca” che a tutt’oggi ospita la squadra locale di calcio. L’area era attraversata dalla linea Roma-Fiuggi detta “Linea Laziali”, costruita durante lo sforzo bellico della I guerra mondiale e nel tempo ridotta prima alla stazione di Pantano Borghese, quindi alla stazione di Giardinetti e, infine, alla stazione di Centocelle in seguito all’apertura della Metro C).