Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, ha dichiarato la legge marziale di emergenza. La misura si è resa necessaria, ha spiegato, per “proteggere il Paese dalle forze comuniste del Nord”. Yoon Suk Yeol ha comunicato la decisione in un discorso alla nazione trasmesso in diretta televisiva, in cui ha spiegato di aver proclamato la legge marziale “per salvaguardare una Corea del Sud liberale dalle minacce poste dalle forze comuniste della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-Stato”. L’esercito ha annunciato la sospensione di tutte le attività del Parlamento: elicotteri militari sono stati visti atterrare sul tetto. Ma i deputati di maggioranza e opposizione, che si sono schierati contro la decisione del presidente, sono riusciti a entrare per votare la revoca della misura. Il parlamento sudcoreano ha approvato all’unanimità il rifiuto della legge marziale adottata dal presidente Yoon Suk Yeol. L’Assemblea nazionale, in sessione plenaria, ha approvato una risoluzione che ne richiede l’abolizione. Hanno votato a favore tutti i 190 deputati presenti. Lo rende noto l’agenzia Yonhap. Soldati delle forze speciali sono all’interno dell’edificio dell’Assemblea nazionale, il Parlamento sudcoreano. Lo scrive la Bbc citando il parlamentare di opposizione Hong Kee-won e spiegando che attualmente circa 70 membri dell’opposizione sono all’interno dell’assemblea, mentre gli altri si stanno radunando all’esterno. Secondo il legislatore, quando arriverà il presidente del Parlamento Woo Won-shik, si chiederà una votazione per revocare la legge marziale. Alcuni elicotteri sono atterrati sul tetto del Parlamento sudcoreano dopo la proclamazione della legge marziale, come mostra la tv in diretta.