Una folla di fedeli si è riunita in piazza Santa Maria in Trastevere a Roma, in occasione della veglia di preghiera per la pace nel mondo, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio. Con le fiaccole in mano, per chiedere di porre fine a tutte le guerre e ridare il futuro a chi l’ha perso per colpa della violenza e delle armi. “Ci ritroviamo questa sera per implorare il Signore affinché venga presto il Natale della pace”, ha detto nel corso della celebrazione il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana. “Nel mosaico della Basilica, come nella tradizione bizantina, Gesù Bambino è deposto nel sepolcro, perché nasce per portare vita dove c’è la morte, perché il sepolcro non sia più l’ultima parola nella vita degli uomini – ha sottolineato Zuppi – Guardando l’immagine di Maria che ci mostra Gesù Bambino e anche quella stessa Maria che sta sotto la croce. Quelle croci ci ricordano la morte di Cristo e la morte dei suoi tanti fratelli più piccoli che la guerra produce. La guerra che tutto distrugge. Ed è per questo che alziamo la nostra preghiera al Signore perché venga il Natale della pace dove è spalancato il sepolcro della violenza e della guerra. E l’essere in tanti e portare la nostra invocazione – ha concluso il cardinale – ci fa sentire il grido di dolore di tanti… i tanti nomi sconosciuti agli uomini ma tutti ricordati da Dio”.
