Un terrorista ha sparato contro un bus a Gerusalemme ferendo diverse persone: un ragazzino di 12 anni è morto dopo essere stato trasportato in ospedale in condizioni critiche. Intanto in Siria il leader dei ribelli al Jolani afferma che non ci sarà amnistia per i torturatori dei detenuti. Intanto, secondo il Washington Post, gli stessi ribelli siriani avrebbero ricevuto droni e altro supporto da agenti dell’intelligence ucraina, che cercava di indebolire la Russia e i suoi alleati siriani. La Guida Suprema dell’Iran Khamenei: “Usa e Israele dietro quanto accaduto in Siria”. Video shock provenienti da varie città siriane mostrano esecuzioni sommarie condotte da uomini armati contro presunti autori di massacri di civili compiuti per conto del deposto regime di Bashar al Assad. Il premier israeliano Netanyahu ha autorizzato l’aeronautica a bombardare” armi e capacità militari strategiche lasciate indietro dall’esercito siriano, in modo che non cadano nelle mani di jihadisti”. Le forze israeliane hanno effettuato un “primo ritiro” da una località nel sud del Libano e sono state sostituite da soldati libanesi, in conformità con l’accordo di cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah. Lo ha annunciato il Comando Centrale degli Stati Uniti per il Medio Oriente (Centcom). Almeno otto palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un gruppo di palestinesi incaricato di mettere in sicurezza i camion con aiuti umanitari destinati alla Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche citate dalla Reuters e rilanciate sui quotidiani locali. L’assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato a grande maggioranza delle risoluzioni che chiedono un cessate il fuoco immediato a Gaza e sostengono la Unrwa, agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, della quale Israele ha cercato di vietare le attività. I voti sono stati 158 a 9 con 13 astensioni per richiedere un cessate il fuoco immediato e 159 a 9 con 11 astensioni per sostenere l’Unrwa. I voti hanno concluso due giorni di discorsi, per lo più favorevoli alla fine della guerra di 14 mesi tra Israele e Hamas. Israele e il suo stretto alleato, gli Stati Uniti, erano nella piccola minoranza che si è opposta alle risoluzioni.