Ora i concerti e gli spettacoli promossi da Palazzo Falcone e dalla Pro Loco finiscono nel mirino dell’opposizione che parla di «costi spropositati». È il gruppo civico di Ladispoli Attiva – con i due consiglieri comunali Gianfranco Marcucci e Fabio Paparella – ad uscire allo scoperto attaccando l’amministrazione sulla gestione dei fondi pubblici concessi per l’organizzazione di svariati eventi. In ordine elencati il “Summer Fest” 2022, 2023, 2024, la festa di fine estate 2023, il Capodanno in piazza Falcone targato 2023 e il prossimo che prevede lo show di Nek e Ema Stokholma. «Dai nostri accessi agli atti – sostiene Ladispoli Attiva – emerge un fatto insolito: il 98,26% dei contributi comunali concessi per queste manifestazioni, pari a 1,4 milioni di euro, è stato interamente trasferito dalla Pro Loco di Ladispoli ad un solo fornitore. In particolare, dall’estate del 2022 fino a quella del 2024, questi fondi sono stati girati sempre alla stessa società per più di 1 milione di euro in totale». Gli oppositori politici contestano lo stesso schema anche per il prossimo San Silvestro. «Il preventivo di spesa protocollato all’Ente – proseguono – mostra che il contributo ottenuto dalla Pro Loco verrà girato interamente ad una società, anche se diversa da quella precedente. La sostanza non cambia e per noi questo metodo di gestione dei fondi pubblici solleva preoccupazioni». Poi le proposte. «Non sarebbe stato più corretto affidare direttamente l’incarico ad un’impresa mediante una gara pubblica, evitando questo passaggio intermedio di denaro?». Per Ladispoli Attiva manca anche «un resoconto puntuale delle voci di spesa», senza dettagliare «quali beni o servizi siano stati effettivamente acquistati e a quali importi corrispondano i vari service, cachet, cantanti, etc…Non si può valutare se le singole voci di spesa siano congrue. Presenteremo un’interrogazione». Il sindaco replica. «Faccio fatica a comprendere questa crociata dell’opposizione nei confronti della Pro Loco – ribatte Alessandro Grando – risorsa preziosissima per la città. Non solo ha ideato la Sagra del Carciofo portandola avanti per 71 edizioni, ma ha organizzato tante iniziative con tutte le amministrazioni di qualsiasi colore politico. Con la Pro Loco abbiamo portato avanti la collaborazione intensificata nel tempo con il Summer Fest, Le Frecce Tricolori, il Capodanno alla seconda edizione». Reazione poi sulle spese. «Non capiamo quale sia il problema – dice ancora il sindaco – per noi i grandi eventi sono un volano per l’economia locale. I risultati ci stanno dando ragione, non spendiamo di più di quello che si spende nelle altre città, quando si portano grandi nomi ci sono da considerare le spese degli allestimenti che hanno un costo elevato specie a Capodanno. Il bilancio ci consente di fare tali investimenti, per una famiglia può essere proibitiva chiaro ma per un comune è lo 0,0% del bilancio. Le nostre priorità sono per il sociale e i fragili, poi si può pensare al turismo».