venerdì, Dicembre 13, 2024

Ardea, una società sempre più completa. Marcelletti: “Condivido la mia esperienza”

Grazie al successo per 7-3 ottenuto contro la Forte Colleferro, l’Ardea si è laureata campione d’inverno con una giornata di anticipo rispetto al giro di boa. La squadra allenata da Gabriele Masci non ha però intenzione di fermarsi: sabato, sul campo del Latina Sport Academy, ci sarà il match che chiuderà il girone di andata. Gli ottimi risultati sportivi raggiunti fin qui dai rossoblù sono lo specchio di una società in continua crescita. In estate il club del patron Fofi ha voluto fare dei passi in avanti nell’organigramma con l’inserimento di Filippo Marcelletti nella figura di dirigente addetto ai giudici di gara: “Sto vivendo un’esperienza sicuramente positiva, sono stato accolto molto bene nel gruppo dirigenziale e mi sono sentito, sin dal primo momento, parte di una grande famiglia – le parole di Marcelletti -. Il mio compito principale è quello di coadiuvare la società nei rapporti con i direttori di gara, cercando, per quanto possibile, di mediare e di relazionarmi con essi durante lo svolgimento delle partite. La mia precedente militanza nell’Associazione Italiana Arbitri come arbitro di calcio a 5 mi dà la possibilità di condividere la mia esperienza, vissuta dall’interno, con la dirigenza e con i giocatori”. Marcelletti è a stretto contatto con un gruppo che, giornata dopo giornata, sta dimostrando tutto il suo valore: “Avevo sentito che si stava lavorando per costruire una rosa di livello, pronta ad affrontare una stagione importante; il lavoro svolto sta dando i suoi frutti, con una prima parte di campionato sicuramente positiva. Non sono un tecnico, ma per proseguire su questo trend penso sia necessario continuare a essere umili, con impegno e sacrificio – la riflessione del dirigente -. Da neofita dello spogliatoio che sta entrando in punta di piedi, percepisco un senso di serenità e serietà, con la capacità di rimanere con i piedi per terra e la consapevolezza che, solo restando uniti e coesi, si possono raggiungere grandi traguardi. Le doti tecniche del roster sono innegabili, ma a mio modesto parere sono quelle caratteriali che stanno facendo la differenza; ragazzi seri, umili e resilienti. Sono coscienti che il collettivo è la vera forza, non il singolo individuo: un segno di grande maturità, anche se sono molto giovani”.

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