Secondo la Cnn la Russia sta facendo preparativi per ritirare le truppe dalla Siria. Intanto Mosca ha intrapreso un negoziato coi ribelli ora al potere in Siria per mantenere le proprie basi strategiche nel Paese, a partire da quella navale di Tartus e quella aerea di Khmeimim. Se Benjamin Netanyahu “dovesse venire in Italia bisognerebbe arrestarlo? Se ci fosse questo pericolo non verrebbe, quindi il problema non si pone. Ma non credo che lo arresteremmo”, ha affermato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a proposito del mandato emesso contro il premier israeliano dalla Corte penale internazionale. Più di 2mila soldati dell’esercito siriano, fuggiti in Iraq nel fine settimana dopo il crollo del governo di Damasco, stanno attualmente vivendo in una tendopoli creata dal governo iracheno per ospitarli. Il ministero della Difesa dell’Iraq ha incaricato i reparti militari nella provincia occidentale di al Anbar di allestire un campo con centinaia di tende per 2.150 soldati siriani, secondo quanto dichiarato da Imad al Dulaimi, il sindaco della vicina città di Rutba. Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha dichiarato che una delegazione turca si è recata a Damasco per avviare i lavori dell’ambasciata, la cui apertura è prevista per oggi. Fidan aveva dichiarato martedì che Ankara si stava preparando a riaprire la sua sede in Siria. “Proprio oggi la nostra squadra diplomatica è partita per Damasco. I lavori partiranno probabilmente sabato”, ha affermato il ministro degli Esteri all’emittente turca NTV.